Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa giornata, nella XXVI Domenica del Tempo Ordinario.
Nel vangelo di san Marco, ascoltiamo alcune parole molto forti pronunciate da Gesù. Rivolgendosi agli apostoli, infatti, Egli afferma: “Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.
E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geenna”.
Usando un linguaggio tipico della cultura semitica dell’epoca, il Signore intende comunicare un insegnamento spirituale perenne. Non si può scendere a compromesso con il male. Non bisogna convivere con quanto contraddice la parola di Dio.
Quando si scopre, nella propria vita, la presenza di qualcosa che è in contraddizione con la volontà di Dio, è necessario intervenire subito e con decisione. E’ l’amore per il Signore che richiede un tale intervento pronto e deciso. Comportarsi diversamente indicherebbe solo povertà di amore, mediocrità di vita evangelica, poco desiderio di santità.
Domandiamoci con cuore innamorato: “Che cosa, oggi, devo abbandonare per consentire al Signore di essere più presente?”.
San Gregorio di Nazianzo scrive: “L’anima liberata dalle cupidigie terrene si fa più ardente di giorno in giorno e cammina sempre più velocemente salendo a mete eccelse. E così, con un desiderio costantemente accresciuto, sorge e vola sempre più in alto”.
Vi è, dunque, stretta corrispondenza tra la nostra disponibilità a sciogliere i legami con il mondo del peccato e l’ardore del cuore che vive con entusiasmo la sequela di Gesù.
Certo, la vita cristiana è anzitutto grazia, dono di Dio; ma la grazia fiorisce nel terreno di una vita che si rende sempre più aperta all’amore di Dio, sradicando da sé tutto ciò che contraddice la Sua opera.
Pertanto, tornando alla pagina del santo Vangelo: “Se il tuo occhio è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geenna”.
Un abbraccio e una benedizione con tanto affetto.
don Guido