Parola della Domenica: “La conversione di Naaman”

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Parola della Domenica: “La conversione di Naaman”

Parola della Domenica: “La conversione di Naaman”

La vicenda di Namaan il Siro, raccontata nel secondo libro dei Re ci interessa molto da vicino. E’ una vicenda di conversione, che si caratterizza per atteggiamenti.

Anzitutto c’è l’atteggiamento obbediente e fiducioso di Naaman: egli obbedisce, anche se quello che gli viene indicato di fare desta in lui una certa sorpresa e, all’inizio, anche irritazione e sconcerto. L’obbedienza a Dio, la fiducia nella sua parola sono, dunque, all’inizio di ogni vera conversione. In effetti, conversione significa passare dall’incredulità e dal sospetto alla fiducia in Dio e nel suo amore.

Naaman ha un altro atteggiamento decisivo: sulla via del ritorno verso casa chiede di prendere con sé un po’ di terra “perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dei, ma solo al Signore”. In questo modo Naaman indica il comportamento tipico di chi si è convertito davvero: egli abbandona ogni altro legame che non sia Dio e stabilisce nella propria vita il primato di Dio. Non ci sono più altri interessi, non più altri a cui dare davvero credito, non più altri a cui dare l’amore. La storia di conversione di Naaman ci ricorda gli elementi tipici della vera conversione anche nella nostra vita di ogni giorno: all’inizio e nelle sue conseguenze.