Conferenza – Il Credo. Scuola di formazione vicariale – 9 (traccia)

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Conferenza – Il Credo. Scuola di formazione vicariale – 9 (traccia)

Scuola di formazione di base.
Il Credo.

Vicariato di Sestri Ponente

 

“Credo nello Spirito Santo”

Inizia il terzo tempo del Credo
un nome divino senza volto: la sua missione è
di rimandare al volto di Gesù
di fissare i lineamenti di Gesù nella vita dei discepoli
è come la luce: la si vede nei suoi effetti e nelle sue opere
gli ultimi articoli del Credo confessano proprio queste opere
la Chiesa
la comunione dei santi
la remissione dei peccati
la risurrezione della carne
la vita eterna

Tre aspetti:
lo Spirito è Signore
lo Spirito dà la vita
lo Spirito è memoria

IL NONO ARTICOLO
“La santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi”

Premessa
Siamo messi di fronte al mistero della Chiesa
Paolo VI: “Essa è il corpo mistico di Cristo, insieme società visibile, costituita di organi gerarchici, e comunione spirituale; essa è la Chiesa terrestre, popolo di Dio pellegrinante quaggiù, e la Chiesa ricolma di beni celesti; essa è il germe e la primizia del Regno di Dio, per mezzo del quale continuano, nella trama della storia umana, l’opera e i dolori della redenzione, e che aspira al suo compimento perfetto al di là del tempo, nella gloria” (dal Credo, recitato al termine dell’Anno della fede, 1968)
La Chiesa è un avvenimento di salvezza il cui fondamento e la cui origine è la “chiamata-convocazione di Dio”.
convocazione attorno a Gesù, il crocifisso risorto (Gv 12, 32, l’esaltazione della Croce)
convocazione nel segno dell’unità, della pace e della comunione con Dio (Ef 2, 14-18)
convocazione sulla base di un nuovo tipo di legame
“La parola Chiesa significa “convocazione”… In essa Dio convoca il suo popolo da tutti i confini della terra” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 751)
“Nel linguaggio cristiano, il termine Chiesa designa l’assemblea liturgica, ma anche la comunità locale o tutta la comunità universale dei credenti… La Chiesa è il popolo che Dio raduna nel mondo intero. Essa esiste nelle comunità locali e si realizza come assemblea liturgica, soprattutto eucaristica. Essa vive della Parola e del Corpo di Cristo, divenendo così essa stessa Corpo di Cristo” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 752).

Lo Spirito Santo anima della Chiesa
Legame tra la verità sulla Chiesa e la fede nello Spirito Santo: il Simbolo lo testimonia: “l’articolo sulla Chiesa dipende.. interamente da quello sullo Spirito Santo, che lo precede. In quello, infatti, lo Spirito Santo ci appare come la fonte totale di ogni santità; in questo il divino Spirito ci appare come la sorgente della santità della Chiesa” (Catechismo della Chiesa cattolica, 749).

La motivazione di ordine storico: lo Spirito Santo sta all’inizio della Chiesa e della sua azione. Il tempo della Chiesa ha avuto inizio con la venuta dello Spirito, con la sua discesa il giorno di Pentecoste (At 1, 14)
Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa: “Ciò che l’anima è per il corpo umano, lo Spirito Santo lo è per il corpo di Cristo che è la Chiesa. Lo Spirito Santo opera in tutta la Chiesa ciò che opera l’anima in tutte le membra di un unico corpo” (Sant’Agostino).
“Ogni uomo possiede un’anima sola ed un corpo solo, seppur dotato di varie membra. Ugualmente la Chiesa cattolica è un corpo unico, fornito di membra diverse. L’Anima che vivifica questo corpo è lo Spirito Santo, perciò, dopo la professione di fede nello Spirito Santo, ci viene comandato di credere la Santa Chiesa Cattolica. Ecco perché nel Simbolo si aggiunge: La Santa Chiesa Cattolica” (San Tommaso).

“Dove è la Chiesa, ivi è anche lo Spirito di Dio e dove è lo Spirito di Dio, ivi è la Chiesa e ogni grazia” (Sant’Ireneo di Lione)
Lo Spirito soffia dove vuole e non si da dove venga e dove vada (Gesù a Nicodemo), però è proprio nella Chiesa che realizza il miracolo di estendere agli uomini la comunione di amore che intercorre tra il Figlio e il Padre, rendendola sacramento, segno e strumento (cfr. Lumen gentium, 1).

La Chiesa è una comunità che si riconosce non sulla base di elementi naturali, ma sulla base della chiamata-vocazione di Dio che introduce nel mistero della comunione intima generata dallo Spirito.
Questa aggregazione non è casuale, né caotica, ma diversificata e strutturata, come lo era la folla che seguiva Gesù: una diversità per l’edificazione dell’unico corpo secondo la logica della comunione. E proprio la carità, frutto dello Spirito è il dato fondamentale che anima tutto: “Capii che solo l0’amore spinge all’azione le membra della Chiesa e che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunziato il vangelo, i martiri non avrebbero più versato il loro sangue. Compresi e conobbi che l’amore abbraccia in sé tutele vocazioni, che l’amore è tutto…” (Santa Teresa di Lisieux).

La santità della Chiesa
Il fondamento: “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga, o alcunché di simile, ma santa e immacolata” (Efesini 5, 25-27).
La Chiesa è santa in virtù della sua origine e per istituzione divina: “La Chiesa… è santa in quanto si riferisce a Dio, per tramite e virtù di Cristo, che santa la concepì e la fondò, santa la fece e sempre la va facendo con l’infusione dello Spirito Santo, nei sacramenti e in tutta l’economia della grazia; santa la rende per la custodia e la diffusione della sua parola, per la distribuzione dei suoi carismi, per l’esercizio delle sue potestà, per la capacità di generare e formare anime viventi in comunione con Dio. La Chiesa è santa come istituzione divina, come maestra di verità divine, come strumento di poteri divini, come società composta di membri aggregati in virtù di principi divini” (Paolo VI, 1965)
La Chiesa, però, “comprende nel suo seno i peccatori, è santa e insieme ha bisogno di purificazione” (Lumen Gentium, 8). Da qui l’impegno al pentimento e la rinnovamento.

La Chiesa è santificante: “Tutte le attività della Chiesa convergono, come a loro fine, verso la santificazione degli uomini e la glorificazione di Dio in Cristo” (Sacrosanctum Concilium, 10).
Il compito grande che ne deriva: ristabilire e rivitalizzare il riferimento a Dio in ogni esperienza e situazione di vita, realizzare nelle cose della terra l’unione con Dio a immagine di Gesù Cristo
La Chiesa è quella porzione di umanità messa da parte per mantenere aperto nel mondo il legame col mistero di Dio, la nostalgia dell’al di là. Ognuno è chiamato a farsi parte attiva di questa vocazione.
Santificare è compito di tutti: santificare le realtà terrene in tutte le dimensioni.

La cattolicità della Chiesa
Cattolica perché universale e, dunque, aperta all’intera umanità, anzi a tutto il cosmo e a ogni realtà.
Cattolica: totalità, integralità. L’opposto di faziosa, divisa, parziale
non selezionare alcune parti dell’esperienza di fede, a scapito di altre
evitare ogni tipo di chiusura e di particolarismo nella propria realtà di Chiesa
Cattolica: in essa è presente Cristo e “al di fuori della Chiesa non c’è salvezza”: la Chiesa possiede tutti i mezzi necessari a salvarci. “Noi crediamo che la Chiesa è necessaria alla salvezza, perché Cristo, che è il solo mediatore e la sola via di salvezza, si rende presente per noi nel suo corpo che è la Chiesa. Ma il disegno divino della salvezza abbraccia tutti gli uomini: e coloro che senza propria colpa ignorano il vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e sotto l’influsso della grazia si sforzano di compiere la sua volontà riconosciuta nei dettami della loro coscienza anch’essi, in un numero che solo Dio conosce, possono conseguire la salvezza” (Paolo VI, 1968).
Cattolica: riconoscere, accogliere e vivere la sua natura nativamente missionaria. La Chiesa è cattolica perché inviata a tutto il genere umano.

La comunione dei santi
La comunione dei santi è la Chiesa in quanto assemblea di tutti i santi, di coloro che vivono al presente nello stato di grazia o nella vita della gloria. Credere la comunione dei santi significa credere che nella Chiesa esiste una comunione di beni spirituali e di persone rese sante dal Battesimo. Dunque non siamo mai soli!
Ogni qualvolta ci si ritrova insieme riuniti comunitariamente siamo portati maggiormente a sentire e a percepire questa verità della fede: la Chiesa non è mai solo riunione sociologica di persone, è sempre riunione nel mistero.

  • La comunione dei beni spirituali, comunicati da Cristo mediante lo Spirito: la fede, i sacramenti la parola di Dio, i carismi, la carità. L’Eucaristia al di sopra di tutto: siamo resi partecipi della vita e dello stile di Gesù. Un uovo modo di stare insieme, a partire da Cristo e dai suoi doni
  • La comunione delle persone sante, rese tali dalla partecipazione ai beni spirituali. “Credere alla comunione di tutti i fedeli di Cristo, di coloro che sono pellegrini su questa terra, dei defunti che compiono la propria purificazione e dei beati del cielo, i quali tutti insieme formano una sola Chiesa” (Paolo VI, 1968).
    Il progresso spirituale di uno contribuisce al progresso spirituale dell’altro; e viceversa la caduta di uno influisce sulle cadute degli altri (il motivo per cui si chiede perdono dei peccati a Dio ella Chiesa: nella Messa come nella confessione sacramentale).
  • Qualche espressione della comunione dei santi: la preghiera liturgica (proviamo a considerare le frasi che mettono in risalto questo aspetto), la venerazione e l’intercessione della Madonna e dei santi, la preghiera di suffragio per i defunti, le indulgenze che attingono al tesoro dei meriti di Cristo e di tutti i santi.

*Abituarsi a vivere nella comunione dei santi
la conoscenza e la devozione alla Madonna, ai santi, all’angelo custode
la preghiera per gli altri e per i defunti
la preghiera liturgica senza sentirsi solo ma in comunione con la Chiesa
l’offerta della nostra vita “per…”
il modo di stare davanti all’Eucaristia: lì ritroviamo tutti in Dio
avvertire un’amicizia radicale con i fratelli nella fede, anche quando sconosciuti