Omelia – Novena dell’Immacolata – Quarto giorno

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Omelia – Novena dell’Immacolata – Quarto giorno

Quando nella Scrittura si vuole dare l’idea, comunicare l’impressione, di qualcosa di particolarmente SALDO e STABILE spesso si ricorre all’immagine della ROCCIA. Così abbiamo ascoltato oggi, prima nella pagina del profeta Isaia e poi nella pagina del Vangelo.

Il profeta vive in un contesto storico difficile. Gerusalemme è circondata da popoli che la vogliono distruggere. Sembra che tutto sia perduto, ma il profeta sa che Gerusalemme è salda, può essere salva e imbattibile. Perché? Perché è fondata sulla roccia, anzi, sulla “ROCCIA ETERNA”, questa è la parola del profeta. Che cos’è questa roccia eterna? O meglio, chi è questa roccia eterna? È Dio. Gerusalemme è stabile, Gerusalemme non teme, Gerusalemme non ha paura perché è fondata sulla roccia eterna che è Dio.

C’è qualcosa in più che il profeta sottolinea; la fiducia e la confidenza riposte in Dio. È questo, alla fine, che dà stabilità e forza a quella città in pericolo: la fiducia nel Signore, nella sua presenza, nella sua opera, la fiducia che stando con il Signore nulla potrà distruggere la città. In tal modo, il profeta, ci aiuta a capire e a ricordare che anche la nostra vita può conoscere sicurezza, stabilità, nella misura in cui è fondata sulla roccia eterna che è Dio, e nella misura in cui vive di fede, di CONFIDENZA NEL SIGNORE. Là dove c’è la fede c’è l’esperienza di questa stabilità che nulla può mettere a repentaglio. Là dove c’è la confidenza e la fiducia nel Signore nulla, nulla può distruggere, nulla può destabilizzare, nulla, perché c’è il Signore, la confidenza in Lui, la fiducia fondata su ciò che è eternamente stabile.

Anche Gesù ricorre all’immagine della roccia. Parla della casa, la casa dell’uomo, la casa degli uomini, una casa che può essere costruita sulla sabbia, e dunque destinata a cadere, oppure una casa costruita sulla roccia, e dunque destinata a rimanere e a stare stabile. Anche qui Dio è considerato roccia che dà stabilità alla vita. Ma qui l’esperienza della stabilità è legata ad un’altra cosa: alla RICERCA e all’OSSERVANZA DELLA VOLONTÀ DI DIO. Se il profeta legava l’esperienza della stabilità di Dio nella fede in Lui, nella confidenza in Lui, nella fiducia in Lui, qui Gesù lega l’esperienza della stabilità di Dio nella RICERCA e nella PRATICA DELLA SUA VOLONTÀ.

Chi è che è fondato sulla roccia? Chi fa la volontà di Dio. Chi è che sperimenta la stabilità di questa roccia che è Dio? Colui che ne ricerca la volontà e con tutto se stesso cerca di viverla, giorno dopo giorno.

Quando noi diciamo, cantiamo le litanie alla Madonna, le litanie lauretane, ad un certo punto ci rivolgiamo a Maria invocandola così: “FORTEZZA INESPUGNABILE”. È molto bella questa immagine: Maria fortezza inespugnabile.

Perché Maria è fortezza inespugnabile? Perché Maria è fondata sulla roccia eterna che è Dio, in virtù della Sua fede, e poi in virtù della Sua obbedienza alla volontà di Dio. Per questo La chiamiamo “fortezza inespugnabile”: nulla può abbatterLa, nulla può mettere a repentaglio la Sua vita, nulla! Perché ha fede e perché vive nella volontà di Dio. Oggi, pertanto, guardiamo alla Madonna come Colei che è fortezza inespugnabile, perché fondata sulla roccia eterna, e fondata sulla roccia eterna in virtù della Sua fede, e in virtù della Sua obbedienza alla volontà di Dio.

Guardiamo a Lei non soltanto per contemplarLa, guardiamo a Lei per essere sostenuti, aiutati, nel cammino della nostra vita e nel cammino di questa giornata.

Anche noi vogliamo sperimentare la stabilità che ci dà Dio, solo Dio. Anche noi, dunque, oggi vogliamo con tutto il cuore vivere nella fede e vivere nella volontà del Signore. Vivere nella fede e dunque ripetendo tante volte “Signore ho fiducia in Te, Signore confido in Te, Signore mi fido di Te”, e nello stesso tempo cercare di capire “Signore, che cosa vuoi da me? Qual è la tua volontà?” e desiderare con tutto il cuore di viverla. “Qual è la tua parola sulla mia vita?”. Voglio viverla, voglio praticarla, voglio che sia mia. Nella misura in cui fede e volontà di Dio saranno al centro di questa nostra giornata e saranno al centro della vita, allora anche noi, in qualche modo, come la Madonna, saremo fortezza inespugnabile, e sperimenteremo la bellezza e la gioia di vivere fondati sulla roccia: la roccia eterna che è il Signore. La Madonna ci aiuti a fare questa esperienza e a vivere questa grazia, a essere come Lei fortezza inespugnabile perché Dio è la nostra roccia eterna.

Trascrizione da registrazione audio