“Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”.
Nella solennità dell’Ascensione siamo invitati ad alzare lo sguardo verso il Cielo per non dimenticare la nostra destinazione finale, sorgente di ogni nostra speranza e di vera gioia: Cristo, nostro capo, che vive con il Padre per l’eternità. E’ Lui, infatti, il nostro Paradiso, la Terra benedetta in cui trovano approdo, in modo sorprendente, tutte le nostre attese. L’Ascensione del Signore, però, ci ricorda anche un’altra fondamentale dimensione della vita cristiana. Il tempo che segue l’Ascensione è il tempo nostro, il tempo della Chiesa, che rende testimonianza al Suo Signore e lo annuncia senza stancarsi. E’ proprio nella Chiesa, infatti, che Egli continua a rendersi presente; è nella Chiesa che Egli è il Risorto e il Vivente Salvatore; è nella Chiesa che Egli parla e riscalda i cuori perché si aprano alla fede; è nella Chiesa che Egli, per il tramite dei sacramenti, alimenta la carità e realizza storie straordinarie di santità. E ciascuno di noi, in quanto membro della Chiesa, è chiamato a essere la visibilità del Signore nel tempo e nella storia.