Articolo – Una bella realtà per l’oggi, una speranza per il domani

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Articolo – Una bella realtà per l’oggi, una speranza per il domani

Articolo per la rivista del Seminario di Torino

17 aprile 2012

 

Le ore che ho avuto modo di trascorre in Piemonte, lo scorso 17 aprile, sono state per me allo stesso tempo una grazia e una gioia.

Una grazia. Perché poter pregare con giovani in formazione verso il sacerdozio, conversare con loro su temi qualificanti il loro cammino, poter condividere desideri, progetti e domande presenti nel loro cuore è sempre una grazia del tutto particolare.

Una gioia. Perché avere ancora una volta la conferma che l’attuale generazione giovanile,  pur con le sue difficoltà e problemi, risulta essere ansiosa di radicalità evangelica, fedele al Papa e al presente cammino della Chiesa, attratta da mete ardue e da ciò che davvero conta nell’esistenza, non può che essere motivo di grande gioia.

Una grazia, dunque, e una gioia: per una bella realtà di oggi, che è anche speranza per il domani, se accompagnata con sapienza e amorevole cura.

Sono questi gli echi che ho avvertito nel cuore a partire dall’incontro con i seminaristi della Regione Piemonte. Echi che conservo dentro di me, perché diventino oggetto della mia preghiera, contemplazione rinnovata della Provvidenza di Dio che guida la storia e la Sua Chiesa, invito rinnovato a ricercare nella santità l’unica vera forza che è capace di rinnovare e di riformare.

In quelle ore sì è parlato di Liturgia. Ovvero di quel primato di Dio che sempre siamo chiamati a custodire e a salvaguardare per non smarrire il corretto orientamento della vita. La Liturgia ci conduce all’essenza, all’incontro con il mistero di Cristo che si rinnova nell’oggi della nostra storia, salvandola. Come amava affermare san Francesco di Sales: “Le notti sono giorni quando Dio è nel nostro cuore e i giorni diventano notti quando Lui non c’è”. La Liturgia è proprio il giorno di Dio che viene a illuminare e a salvare le notti del mondo e dell’uomo.

A Saluzzo abbiamo ricordato questa grande verità, a motivo della quale il Santo Padre Benedetto XVI è solito affermare che nella celebrazione liturgica il Cielo di Dio si affaccia sulla terra degli uomini.

In questa verità, pensando alla loro esperienza liturgica, è anche il mio augurio per tutti i cari seminaristi del Piemonte.