Parola della Domenica: “Signore, vieni presto in mio aiuto”

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Parola della Domenica: “Signore, vieni presto in mio aiuto”

Parola della Domenica: “Signore, vieni presto in mio aiuto”

In questa Domenica ripetiamo con il ritornello del Salmo responsoriale: “Signore, vieni presto in mio aiuto”. In tal modo risuona sulle nostre labbra una bella preghiera di invocazione.
La preghiera ci è necessaria. Ascoltiamo, oggi, dal vangelo di san Luca: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra”. La missione del Signore è anche la nostra: quella di portare il fuoco dell’amore di Dio al mondo. Come, però, realizzare questa missione se non a partire dalla preghiera? Per questo è necessario che, prima di ogni nostro agire per il Regno di Dio, stiamo con Lui, divenendogli familiari e intimi nell’amore.
Stare e andare sono i verbi della vita cristiana. Mai l’uno senza l’altro! E’ necessario ritornare sempre a queste due realtà per capire la nostra identità. Non esiste, infatti, un andare fecondo che non trovi la propria radice nello stare contemplativo. Ciascuno di noi, pertanto, è chiamato a coltivare con grande cura la propria vita di preghiera. Nella preghiera, infatti, sperimentiamo lo stare con Gesù, alimento indispensabile della fede e segreto di vera fecondità apostolica.
Chiediamo al Signore la grazia di riuscire sempre a coniugare lo stare con l’andare, così da custodire la gioia dell’amicizia con il Signore e lo slancio audace per l’annuncio del Vangelo, vivendo in feconda armonia la contemplazione e la missione.