Omelia – Pellegrinaggio diocesano vocazionale

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Omelia – Pellegrinaggio diocesano vocazionale

Omelia – Pellegrinaggio diocesano vocazionale

Novi Ligure, Santuario Madonna Lagrimosa

In questo santuario così bello, e così caro ai novesi e a tutti noi che facciamo parte della diocesi di Tortona, rimaniamo in ascolto della parola del Signore, aiutati dalla Madonna. Nessuno più della Madonna è capace di aiutarci ad ascoltare con attenzione la Parola che il Signore ci dona, soprattutto in vista del nostro praticarla e viverla, con intensità e con fedeltà.

Abbiamo ripetuto con il ritornello del Salmo responsoriale: “Il Signore è fedele per sempre”.

La Madonna questo lo ha capito molto bene, tanto che nello stupendo cantico del Magnificat così si esprime: “Come aveva promesso Dio ad Abramo e alla sua discendenza per sempre”.

Ciò che Dio aveva promesso è portato a compimento nel Verbo che si fa carne, nel Figlio di Dio fatto uomo per la nostra salvezza. La Madonna ha sperimentato la fedeltà di Dio al suo progetto, alla sua promessa, al suo amore. La Madonna ha vissuto fino in fondo la bellezza di questa fedeltà di Dio e oggi, in qualche modo, mentre risuona in noi ciò che abbiamo insieme ripetuto – “Il Signore è fedele per sempre” – Lei è con noi per aiutarci, non soltanto a dirlo e a ridirlo ma per aiutarci anche a crederlo, perché il Signore è fedele nel suo amore.

È fedele nel suo amore a noi, a ciascuno di noi; è fedele nel suo amore alla nostra comunità; è fedele nel suo amore alla vita della nostra Chiesa; è fedele, è fedele per sempre.

Mentre, dunque, oggi ripetiamo questa invocazione che la preghiera della Chiesa ci suggerisce, domandiamo alla Madonna di aiutarci a crederla davvero questa invocazione, a sperimentarla con gioia e gratitudine nella nostra vita, a potere anche noi dire, allo stesso modo in cui lo ha detto Lei, “davvero il Signore è fedele sempre alle sue promesse, all’amore che Egli ha per noi, davvero è fedele sempre”. E questo ci riempia di speranza, di fiducia, di gioia guardando al cammino che ci attende.

C’è una seconda parola che è risuonata qui tra di noi, oggi, attraverso la lettera dell’apostolo Paolo che dice: “Voi che avete ricevuto il battesimo, che siete cristiani, siete rivestiti di Cristo”.

Durante la veglia pasquale coloro che ricevono il battesimo ricevono anche la veste battesimale: una veste bianca che è il simbolo della vita nuova che essi hanno ricevuto, simbolo del rivestimento di Cristo che caratterizza la loro vita. Ma questa veste, che è il rivestimento di Cristo, non esaurisce il suo significato nel momento in cui si riceve il battesimo, perché è la veste che accompagna tutto il cammino della vita e costituisce la bellezza, la forza, lo splendore della nuova vita. Perché il motivo della bellezza, dello splendore della nuova vita è proprio questo: che siamo rivestiti di Cristo, che Egli abita in noi, che Egli è con noi, che Egli è carne della nostra carne, è vita della nostra vita.

Siamo rivestiti di Cristo. Anche in questo caso, se consideriamo la Madonna, ci accorgiamo che nessuno come Lei è stato rivestito di Cristo, perché in Lei il Figlio di Dio si è fatto carne, Lei questo figlio di Dio lo ha portato in grembo; e nessuno come Lei ha amato il figlio di Dio, nessuno come Lei lo ha fatto diventare vita della sua vita, carne della sua carne, centro e cuore di tutta la sua esistenza.

Mentre, allora, ascoltiamo questa parola che ci riempie di gioia perché ci ricorda la nostra identità più bella – siamo rivestiti di Cristo e lui è il centro, il cuore, il tutto per noi – alla Madonna chiediamo la grazia di poter vivere questa identità con fedeltà, con gratitudine, con l’esultanza del cuore, perché non c’è niente di più bello, niente di più importante, niente di più entusiasmante di questo. Siamo suoi, Egli abita in noi, Egli vive in noi, ci ha rivestito di sé. Chiediamo alla Madonna che ci aiuti a vivere fino in fondo la profondità e la bellezza di questa parola.

C’è anche una terza parola da considerare ed è quella che abbiamo ascoltato alla fine del vangelo. Gesù dice: «Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la vivono, la mettono in pratica». Possiamo dire che questa è la beatitudine tipica della Madonna. Noi sappiamo che il vangelo di Luca riferisce le beatitudini proclamate da Gesù; ma questa è al di fuori di quell’elenco ed è come il sigillo messo sulla vita della Madonna, che è beata più di ogni altra creatura perché nessuno come Lei ha ascoltato la Parola del Signore, nessuno come Lei l’ha vissuta. È fonte di beatitudine ascoltare Dio che parla e vivere alla luce di quella parola ascoltata. Maria è la più beata tra tutte le donne perché nessuno come Lei ha ascoltato e vissuto la parola che il Signore le ha rivolto.

Anche in questo caso, pertanto, ascoltando questa parola, chiediamo aiuto alla Madonna, che ci sia vicina, che ci sostenga, ci introduca nel vivere fino in fondo questa beatitudine che riempie il cuore; la beatitudine di chi ascolta con amore Dio che parla e con altrettanto amore cerca ogni giorno della vita di vivere alla luce di questa parola che è parola di verità, che è parola che illumina, che è parola che scalda, che è parola che orienta il cammino della vita.

E ora concludiamo. La Madonna ci è vicina nel far sì che la nostra vita possa essere davvero vissuta alla luce di quanto oggi il Signore ci ha donato. Non dimentichiamo che “Il Signore è fedele per sempre”: la Madonna ci aiuta a crederlo e a viverlo; “Siamo rivestiti di Cristo”: la Madonna ci aiuta a ritrovare sempre la bellezza di questa verità; “Beati coloro che ascoltano e vivono la parola di Dio”: la Madonna ci aiuta a compiere i passi del nostro cammino all’interno di questa beatitudine che è esultanza del cuore.

Affidiamoci allora a Lei, perché ci aiuti nel cammino, ci aiuti in questa giornata, ci aiuti nella vita a fare sempre nostre queste parole, che oggi ci hanno raggiunto e che desideriamo custodire nel nostro cuore.

Trascrizione da registrazione audio