Parola della Domenica “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”

Home / La Parola della Domenica / Parola della Domenica “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”

Parola della Domenica “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”

Parola della Domenica “Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”

Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa giornata, nella XIII Domenica del Tempo Ordinario.

Rimaniamo in ascolto della parola del Signore, così come ci viene offerta dal vangelo di san Marco: “Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata”.

Quanto vissuto dalla donna del Vangelo, che toccando il mantello di Gesù viene guarita, è anche un’immagine molto suggestiva di che cosa è la fede e di come siamo chiamati a viverla.

Sant’Agostino diceva che la cosa più grande del cristianesimo è quello che vibra nel “per”, “per l’uomo”, “per la nostra salvezza”.

In effetti, ciò che costituisce il volto più autentico del fatto cristiano è proprio la salvezza integrale dell’uomo in Cristo Signore: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.

Al cuore della fede, pertanto, è l’incontro con il Signore, e questo incontro è un incontro di salvezza, l’unica vera salvezza.

Ci si potrebbe domandare: “Dove, oggi, è possibile ancora toccare il mantello di Gesù, sperimentare la salvezza che scaturisce dall’incontro con Lui? La risposta è: nella Chiesa.

E’ nella Chiesa, infatti, che il Signore cammina con noi nel tempo della storia fino alla fine dei tempi.
E’ nella Chiesa che risuona la Sua parola di Vita ed Egli si fa presente nei sacramenti, in specie, nell’Eucaristia.
E’ nella Chiesa, in quanto Suo Corpo mistico, che Egli continua a operare “per la redenzione dell’uomo”, “per noi uomini e per la nostra salvezza”.

Di conseguenza, capiamo come ciascuno di noi, per la grazia di avere incontrato il Signore ed essere entrato a far parte del Suo Corpo che è la Chiesa, ha ricevuto la splendida chiamata a essere “lembo del mantello” di Cristo, sempre e per tutti, nella propria vita.

Ciascuno, pertanto, nel suo piccolo, collabora alla salvezza del mondo in Cristo.
Ciascuno, nel suo piccolo, rende presente Cristo redentore.
Ciascuno, nel suo piccolo, collabora alla vera gioia del cuore umano.

Già fin da ora, auguri per un buon mese di luglio, mese del Preziosissimo Sangue.

Un abbraccio e una benedizione con tanto affetto.
don Guido