Prefazione – San Giovanni in Laterano

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Prefazione – San Giovanni in Laterano

Prefazione – San Giovanni in Laterano

Cattedrale di Roma e del mondo.

Il presente lavoro non intende essere una guida turistica. La sua finalità è quella di accompagnare il pellegrino e il turista nella visita di san Giovanni in Laterano, aiutandoli a percorrere un meraviglioso viaggio nella storia della salvezza.
Il libro nasce dall’esperienza, più che decennale, fatta dalle Missionarie della Divina Rivelazione all’interno della basilica. Chiamate a prestare servizio presso il Museo della stessa basilica nel gennaio 2004, queste religiose, appassionate per l’annuncio del Vangelo, si sono subito rese conto di come i pellegrini desiderassero conoscere e capire ciò che vedevano, scoprire soprattutto il significato religioso delle bellissime opere d’arte, scaturite dalla fede di chi le ha realizzate e di chi le ha commissionate.

La basilica di san Giovanni in Laterano, dedicata in origine al Santissimo Salvatore e poi, nell’Alto Medioevo, anche ai santi Giovanni Battista ed Evangelista, fu voluta dall’imperatore Costantino, dopo la celebre visione che ebbe prima della battaglia contro Massenzio nell’ottobre del 312 d.C. e dopo l’Editto di Milano del 313 d.C., col quale concesse la libertà di culto ai cristiani.
San Giovanni non fu costruita, come le altre basiliche costantiniane, sulla tomba di un martire, ma fu data ai cristiani come luogo di culto dove poter professare pubblicamente la propria fede e annunziare a tutto il mondo pagano che Gesù è il Figlio di Dio e l’unico Salvatore degli uomini. Essendo la prima basilica al mondo costruita dopo la libertà di culto, san Giovanni è chiamata “mater et caput” di tutte le chiese di Roma e del mondo. Ma essa può anche definirsi “magistra” per la potenzialità catechistica che offre a tutti coloro che vi entrano, sia piccoli che grandi.

La navata centrale, infatti, rappresenta gli episodi più importanti della storia della salvezza. Chi entra nella basilica è chiamato a camminarvi dentro. Egli stesso è parte di questa storia che ha il suo culmine nell’altare papale, dove si rinnova il sacrificio di Gesù sulla Croce, e che ha come meta il Paradiso, raffigurato nell’abside. Nel transetto vi è poi il meraviglioso altare monumentale, voluto da Papa Clemente VIII, che è un inno all’Eucaristia, il dono più grande che Dio ha fatto a noi uomini!

Gli angeli del Borromini, inoltre, raffigurati nelle navate laterali, accompagnano il visitatore nel cammino verso l’abside e ricordano che non si è mai soli nel pellegrinaggio terreno: tanti compagni “celesti”, infatti, ci guidano e ci proteggono.
Tutto, nella basilica, orienta a Dio e al Paradiso. Tutto ci aiuta a innalzare l’animo alle cose del Cielo. Nulla è pensato per pura decorazione, ma tutto è espressione di quella meraviglia che, sola, secondo le parole di G.K. Chesterton, può salvare il mondo: la meraviglia dell’amore di Dio in Gesù Salvatore.

Non resta che iniziare la visita alla Basilica, accompagnati dalle Missionarie della Divina Rivelazione che ci guidano in questo straordinario viaggio verso il Paradiso!