Articolo – Una bella gioventù cristiana

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Articolo – Una bella gioventù cristiana

Testimonianza della GMG 2013

Non è facile dare la propria testimonianza di una grande Giornata Mondiale della Gioventù, come quella alla quale ho avuto modo di partecipare la scorsa estate, nel luglio 2013, in Brasile a Rio de Janeiro.

Non è facile per l’ampiezza dell’avvenimento e, soprattutto, per la varietà dei sentimenti e delle emozioni provate. E’ consigliabile, pertanto, che io limiti il mio contributo a quanto mi è stato dato di vivere a contatto con i volontari della GMG, in due momenti diversi e complementari: in occasione del sopralluogo che, come è consuetudine, compio sempre prima di un viaggio apostolico, e nel contesto dei giorni indimenticabili che hanno visto la presenza del Santo Padre Francesco.

Quei volti giovani e gioiosi, impegnati e sereni, generosi e oranti hanno conquistato tutti. Che cosa sarebbe stata la GMG senza di loro? Senza la loro presenza nelle strade, nelle piazze, nelle chiese, nei luoghi dei grandi raduni, nelle sale nascoste dove si organizzava e viveva ogni tipo di servizio? Provenivano da tanti paesi del mondo, diversi per nazionalità, lingua e cultura. Eppure erano accomunati da un’unica grande passione: l’amore per il Signore Gesù, l’appartenenza alla Sua Chiesa, il desiderio di donarsi e donare.

Sul volto di quei giovani erano scritte tante storie, tutte diverse fra loro. Ma un’identica e stupenda storia li rendeva fratelli e amici in profondità: quella del’incontro con Gesù risorto e il Vangelo, che un giorno ha cambiato la loro vita, rendendola migliore, più bella e felice.

Hanno vissuto giornate intense di lavoro, a sostegno di tante necessità, sempre pronti davanti agli imprevisti e alle emergenze, tipiche di un grande avvenimento come la GMG. Il loro stile è stato quello del servizio. Lo hanno appreso alla scuola del loro Maestro: Gesù.

E hanno pregato, molto: da soli e insieme, dando vita a un coro di voci che ha preparato e accompagnato la Giornata Mondiale della Gioventù, come tesoro preziosissimo consegnato a Dio perché aprisse i cuori di tanti alla grazia, perché ispirasse slanci audaci per una vita di santità.

Una sola, piccola ma grande parola è capace di riassumere i sentimenti provati da chi, come me, è venuto a contatto con questa bella gioventù cristiana del nostro tempo: grazie! Grazie per ciò che hanno fatto, ma ancora di più grazie per ciò che sono stati. E grazie per ciò che sono nell’oggi della Chiesa.