Ascoltiamo la parola del Signore dal vangelo di san Matteo: “Dopo che la folla ebbe mangiato, subito Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo”. Spesso i vangeli raccontano che Gesù passava lungo tempo raccolto in preghiera. Di notte o di giorno, ascoltiamo che il Signore si appartava in luoghi per sostare alla presenza del Padre e in dialogo con Lui. Al di là di altre possibili considerazioni, il comportamento di Gesù è per tutti noi esemplare. Ci ricorda che la preghiera è il cuore della vita di fede. Ne è il cuore in quanto dialogo di noi con Dio, tempo forte del nostro rimanere alla presenza del Signore, spazio necessario perché tutta la vita possa essere un cammino di corrispondenza sempre più integrale e fedele alla volontà di Dio. Domandiamoci: “Quali sono i tempi della giornata nei quali mi dedico alla preghiera?”.
La parola del giorno “salì sul monte, a pregare…”
