Conferenza – Il Credo. Scuola di formazione vicariale – 3 (traccia)

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Conferenza – Il Credo. Scuola di formazione vicariale – 3 (traccia)

Scuola di formazione di base.
Il Credo.

Vicariato di Sestri Ponente

 

IL SECONDO ARTICOLO
“e in Gesù Cristo, suo unico Figlio e nostro Signore”

Una precisazione importante
Ci siamo intrattenuti soprattutto sul mistero delle origini
Il senso del primo articolo è anche quello di una grande attesa: l’attesa scritta nel cuore della fede
“Vieni Signore Gesù!” “venga il tuo regno”
attesa storica (di Israele) ed escatologica
Gesù Cristo dà significato alle origini e al primo articolo del Credo
Professiamo la fede in Gesù Cristo nello Spirito e nella Chiesa: dimensione trinitaria del Credo
nell’Eucaristia: ci rivolgiamo al Padre, che conosciamo nel Figlio, in forza dello Spirito
con la Chiesa

“…in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio”
“…e in Gesù Cristo, suo unico Figlio e nostro Signore”
Il secondo tempo del Credo è il tempo centrale
Gesù è il fondamento e la sintesi della fede
fede: incontro con la persona di Cristo e partecipazione alla sua vita
identità di Gesù
la storia: nascita, croce, glorificazione

“Il solo”
-Gesù non è: Messia, Signore, Salvatore. E’ “il” (un determinante articolo determinativo)
Gesù non è uno tra gli altri, è l’Altro
identità del cristiano:
-nel che cosa fa?
-nel credere in Dio, un solo Dio?
l’unica signoria di Gesù Cristo (Atti: vennero chiamati cristiani ad Antiochia)
-Una domanda provocatoria: “Chi dice la gente che io sia?” “E voi chi dite che io sia?”
il passaggio decisivo nel nostro modo di dire il Credo

Gesù
-Il nome di Gesù: in ebraico “Dio salva” (identità e missione)
“…perché salverà il suo popolo dai suoi peccati” (Lc 1, 31)
“…oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore” (Lc 2, 12)
-In Gesù è riassunta tutta l’opera di salvezza operata da Dio: vertice e espressione definitiva
-Salvatore nostro: Sant’Agostino di Canterbury, San Francesco di Sales
Paolo VI: “Gesù è al vertice delle aspirazioni umane, è il termine delle nostre speranze e delle nostre preghiere, è il punto focale dei desideri della storia e della civiltà, è cioè il Messia, il centro dell’umanità, Colui che dà un senso agli avvenimenti umani,  Colui che dà un valore alle azioni umane, Colui che forma la gioia e la pienezza dei desideri di tutti i cuori, il vero uomo, il tipo di perfezione, di bellezza, di santità,
posto da Dio per impersonare il vero modello, il vero concetto di uomo, il fratello di tutti, l’amico insostituibile, l’unico degno di fiducia e di ogni amore: è il Cristo-uomo.
E nello stesso tempo Gesù è alla sorgente di ogni nostra vera fortuna, è la luce per cui la stanza del mondo prende proporzioni, forma, bellezza e ombra; è la parola che tutto definisce, tutto spiega, tutto classifica, tutto redime; è il principio della
nostra vita spirituale e morale; dice che cosa si deve fare e dà la forza, la grazia per farlo; riverbera la sua immagine, anzi la sua presenza in ogni anima che si fa specchio per accogliere il suo raggio di verità e di vita, che cioè crede in lui e  accoglie il suo contatto sacramentale; è il Cristo-Dio, il Maestro, il Salvatore, la Vita…Gesù è per tutti, per ogni singola anima, per ciascuno di noi; e per ogni singolo popolo: ogni stirpe, ogni nazione, civiltà lo può raggiungere, lo può avere; anzi lo deve raggiungere, lo deve avere; Gesù è per tutti” (Udienza generale, 3
febbraio 1965).
Giovanni Paolo II: “In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è lui la bellezza che tanto vi attrae;; è lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna” (Tor Vergata, 19 agosto 2000)
-L’unico salvatore del mondo
“In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (At, 4, 12)
“Al di fuori di Cristo, nessuno è mai stato liberato, nessuno viene liberato, nessuno sarà liberato (Sant’Agostino)
“Gesù è il fine della storia umana, il punto focale dei desideri della storia e della civiltà, il centro del genere umano, la gioia di ogni cuore, la pienezza delle loro aspirazioni” (Gaudium et spes, 45)
L’originalità della fede cristiana. un Dio che viene alla ricerca dell’uomo
Dio salvatore: un Dio che ha a cuore l’uomo (il grande orologiaio? il volto di Dio Padre)

Cristo
Come dicono gli angeli ai pastori di Betlemme: “il Cristo Signore”.
E’ la traduzione greca della parola ebraica “Messia”m che significa “Unto”.
Il Messia sarebbe stato unto da Dio. Dunque dire Cristo significa dire che in lui si compiono tutte le promesse di Dio e le attese di Isarele. Egli è l’atteso.
– Si tratta di un Messia diverso. Cfr. le parole di Giovanni Battista (Lc 4, 16-21) o quelle di Gesù a Pietro (Mc 8, 29-31)
– Non si accontenta del mondo così come è ma vuole condurci alla terra promessa.
– In lui si compie l’alleanza con gli uomini: reciproca appartenenza tra Dio e l’uomo. Nulla potrà separarci dall’amore di Dio.

Unico Figlio
E’ l’elemento fondamentale della professione di fede. La novità delle novità.
La rivelazione del volto del Padre

Nostro Signore
-Vuol dire credere nella sua divinità: Signore è l’appellativo di Dio
-Significa riconoscere che l’ultima parola e la prima su tutto è la sua
-Vuol dire riconoscere che lui ha le chiavi del nostro destino
-Significa l’intenzione di essere realmente suoi