Conferenza – Il Credo. Scuola di formazione vicariale – 2 (traccia)

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Conferenza – Il Credo. Scuola di formazione vicariale – 2 (traccia)

Scuola di formazione di base.
Il Credo.

Vicariato di Sestri Ponente

 

IL PRIMO ARTICOLO
“Il credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra”

Il primo articolo della nostra fede
Siamo invitati a volgere lo sguardo verso l’origine di tutte le cose il mistero dell’origine!
Voltaire: “L’universo mi sorprende e non posso pensare che esista l’orologio senza l’orologiaio”
Alfred Kastler (premio nobel 1966 per la fisica, che ha reso possibile la scoperta del raggio laser): “se scoprissimo un giorno sulla faccia nascosta della luna, una fabbrica di alluminio che funzionasse da sola, avremmo difficoltà a pensare che sia il risultato di un caso e diremmo piuttosto che è stata installata da extraterrestri…Ma il corpo umano è dieci milioni di volte più complicato  di una fabbrica interamente automatizzata…!”

Il credo in Dio
-E’ la prima e più importante affermazione: perché tutto il Simbolo ci parla di Dio
“Gli articoli del Credo dipendono tutti dal primo, così come i Comandamenti sono l’esplicitazione del primo. Gli altri articoli ci fanno meglio conoscere Dio, quale si è rivelato progressivamente agli uomini. Giustamente, quindi i cristiani affermano per prima cosa di credere in Dio” (Catechismo della Chiesa cattolica 1, 2, 2).
-La cosa più difficile oggi sembra credere in Dio
sete di Dio
la vita come se Dio non esistesse:
non influenza del suo esistere
attentato alla nostra autonomia
-Avere fede non significa tenere Dio in pugno e averlo a nostra disposizione
la rivelazione di Dio a Mosé: il nome impronunciabile Jahweh è allo stesso tempo “un nome rivelato e quasi il rifiuto di un nome; proprio per questo esprime, come meglio non si potrebbe, la realtà di Dio, infinitamente al di sopra di tutto ciò che possiamo comprendere o dire: egli è il Dio nascosto, il suo nome è ineffabile, ed è il Dio che si fa vicino agli uomini” (Catechismo…, 206)
Dio rimane sempre mistero ineffabile: non sarebbe Dio
la fede è piena disponibilità a lasciarsi visitare da Dio
“Se sei stato capace di capirlo hai compreso una realtà diversa da quella di Dio. Se ti pare di essere stato capace di comprenderlo, ti sei ingannato a causa della tua immaginazione. Se dunque lo hai compreso, Dio non è così; se invece è così, non lo hai compreso” (Sant’Agostino, Discorso 52, 6, 16)
Credere in Dio: scoprire con stupore che Dio ci invita a entrare nelle profondità del suo mistero
-L’unicità di Dio
una progressiva conquista della filosofia greca
un pantheon di divinità significa affermare l’esistenza di un super dio
l’affermazione del sole come dio unico, diffusa nell’impero romano al tempo di Costantino (il 25 dicembre)
una progressiva conquista del popolo di Israele
i salmi conservano traccia di “dei delle nazioni”, per dire che sono soggetti al Dio d’Israele
solo intorno al VI sec., al tempo di Isaia si precisa che questi dei “non sono nulla”
la sfida dei nostri tempi e di ogni tempo: la sottile idolatria. A chi apparteniamo?

Padre onnipotente
-I due titoli della professione cristiana: Onnipotente e Padre (due diverse esperienze umane)
Padre: esperienza familiare
Onnipotente: (equivalente al greco “pantokrator”) colui che domina ogni cosa
-La paternità
rimando alla memoria storica del popolo eletto: esperienza dell’alleanza, della elezione (Isaia 63, 7 – 64, 11: “Voglio ricordare i benefici del Signore, le glorie del Signore, quanto egli ha fatto per noi…Tu, Signore, tu sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore…Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci dà forma, tutti noi siamo opera delle tue mani”
è un Dio che si prende cura, che porta per mano, che attira alla guancia (Os 11, 1-6)
questa esperienza raggiunge il suo culmine in Gesù
Dio, allora, è un essere personale con cui instaurare un rapporto di amore (Isaia 49, 14-16)
-L’onnipotenza
la nostra relazione con Dio non può essere smentita da nulla
“Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù nostro Signore” (Rm 8, 38-39)
non significa anzitutto che Dio può fare tutto ciò che vuole, ma la signoria di Dio su ogni situazione il suo dominio su ogni tempo dice che quella di Dio è una signoria di amore può essere vicino alla sua creatura in ogni momento e in ogni situazione, e la può salvare
si tratta di una buona notizia sperimentata nella storia: Dio è onnipotente perché è infinitamente misericordioso (la preghiera della Chiesa, sant’Ambrogio) l’onnipotenza nella sua rivelazione ultima è la croce (“potenza e sapienza di Dio” 1 Cor 1, 24)
Prendiamo il salmo 22: “Il Signore è il mio pastore, nulla mi mancherà”
Affermazione della onnipotenza di Dio a cui tutto è possibile: atto di fiducia, atto di speranza: “Niente ti turbi, niente ti spaventi/Tutto passa, Dio non cambia/ La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio/ non manca di nulla. Dio solo basta. (Santa Teresa d’Avila)
Il termine potenza: negativo (arbitrio), positivo (capacità di fare, come il bambino che comincia a camminare. Forza del corpo e forza dello spirito).
Potenza e responsabilità; esperienza di impotenza (non possiamo fare tutto)
L’onnipotenza di Dio: nulla sta fuori dalle sue mani (l’ateismo strisciante in noi)
Tutto quello che viene dalla sua onnipotenza viene anche dal suo amore: tutto ha un senso, anche se non lo comprendiamo subito.
L’onnipotenza di Dio si manifesta nell’incarnazione: Dio può farsi anche bambino (la potenza di Dio si manifesta bella sua debolezza)
-Per capire l’onnipotenza di Dio dobbiamo seguire Gesù, che mostra il suo potere servendo
-La onnipotenza di Dio nel perdono, cosa che nessuno può fare
-“Fate tutto quello che vi dirà”. la fiducia e il dilagare della potenza di Dio.

Creatore del cielo e della terra
-Dio è all’origine del dono più radicale: l’esistenza
la risposta ai grandi interrogativi dell’uomo (san Francesco di Sales)
-Il problema delle origini del mondo e dell’uomo
non il problema del come e del quando: la scienza ma il problema del senso: origine non governata dal caso, ma da un Essere intelligente e buono
nella Bibbia la creazione è rivelata come un momento dell’alleanza di Dio con il suo popolo, prima testimonianza di amore: “Dio vide che era cosa buona”
l’esistenza inizia come un dono da accogliersi con un grazie
“Da lassù c’è una vista meravigliosa, addirittura fantastica: si domina su una foresta di guglie selvagge e insolite…E’ un bel posto per adorare il Creatore, una meraviglia…Mi dispiace staccare gli occhi da questa vista mirabile la cui bellezza e sensazione di infinito avvicinano fortemente al Creatore” (Charles de Foucauld)
San Francesco d’Assisi
l’esistenza permane nell’essere perché Dio la ama e la custodisce
-cielo e terra
tutto è creatura: anche gli angeli e i demoni gli angeli come collaboratori di Dio
i demoni come ribelli al piano provvidenziale di Dio
nulla dobbiamo temere
-lo sguardo della fede
rispetto (custodia)
contemplazione e adorazione (“I cieli narrano la gloria di Dio…”)
“Dietro la vita, dietro la natura, l’universo, sta la Sapienza; e poi sta l’Amore! La scena del mondo è un disegno, oggi tutt’ora incomprensibile per la sua maggior parte, d’un Dio creatore, che si chiama il Padre nostro che sta nei cieli! Grazie, o Dio, grazie e gloria a Te. o Padre! Questa scena affascinante e misteriosa è un riverbero, è un riflesso della prima e unica luce; è una rivelazione naturale di una straordinaria ricchezza e bellezza, la quale doveva essere un’iniziazione, un preludio, un anticipo, un invito alla visione dell’Invisibile Sole, che nessuno ha mai visto, il Figlio unigenito che è nel seno del Padre, Lui lo ha rivelato” (Palo VI, Pensiero alla morte)