Lectio Divina – Luca 3, 1-20 (traccia)

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Lectio Divina – Luca 3, 1-20 (traccia)

Lectio Divina – Luca 3, 1-20 (traccia)

Giovanni Battista
Suore Ravasco

Le condizioni ascetiche per la lecito divina

  • Purezza di cuore
    Cassiano: “Chi salmeggia comprende quel che si canta, se cammina nella via senza macchia con i passi di un cuore puro”.
    “I puri di cuore vedranno Dio”: richiesta di perdono
  • Fede e umiltà
    Agostino: “Da superbo osavo cercare ciò che solo l’umile può trovare”.
    Per entrare a Betlemme la porta piccola e stretta
  • Raccoglimento
    Ambrogio: “L’anima si deve volgere tutta alla Parola”
    Il silenzio è il grembo della Parola di Dio

Lettura
Leggere il brano di San Luca

Meditazione
Osserviamo la struttura del racconto

 

  • Il contesto storico e politico è importante per l’evangelista. Vedremo preso il perché. Non si tratta solo dell’attenzione alla storia tipica di Luca. Il Vangelo è evento dentro la storia.
  • Giovanni è la sintesi vivente di tutto l’A.T., in lui vediamo la caratteristica fondamentale della storia di Israele: l’attesa. E’ tutto proteso verso il futuro e vuole condurre all’accoglienza del Signore che viene.
  • Tre temi sviluppati:
    1.La Parola di Dio irrompe nella storia
    2.Come predicava Giovanni
    3.Giovanni e Gesù
    La morte di Giovanni

Approfondiamo il testo considerando alcuni versetti all’interno dei tre temi trattati

La Parola di Dio irrompe nella storia

 v. 1
La storia. Si nominano 7 personaggi tra pagani e giudei a indicare la completezza della storia. La Parola di Dio è rivolta a tutti

v. 2

  • La Parola di Dio scende su Giovanni.
    Troviamo la stessa formulazione per Geremia (Ger 1, 1). In tal modo è presentata l’identità profetica del Battista. Luca non ha bisogno di descrivere altri particolari: come veste, che cosa mangia. E’ già chiaro che egli porta la Parola di Dio.
  • Nel deserto.
    La Parola scende nel deserto e non nei palazzi che contano.
    Il deserto è il luogo dell’attesa. Chi è nel deserto è proteso al futuro, unica speranza di salvezza. Il deserto mette in luce la condizione umana dell’esodo: è necessario uscire da se stessi, dalla vita di un tempo.

v.3

  • Il cammino di Giovanni.
    Il Battista è in movimento. Non è ripreso nell’atto del battezzare. Lo zelo del profeta e del predicatore.
  • Il perdono dei peccati.
    Questa nota risuona all’inizio e alla fine del vangelo di Luca, come dono del Risorto. L’aspetto della misericordia come salvezza e volto di Dio.
  • Il gesto del battesimo.
    Entrare nella morte e risorgere a una nuova vita. Per Giovanni quel gesto non è solo un rito, ma esige un cambiamento di mentalità. Solo questo cambiamento di mentalità pone in atteggiamento di attesa vera.

v.4

  • Voce.
    Sant’Ambrogio, come anche sant’Agostino hanno delle pagine molto belle: Giovanni è la voce, Cristo è la Parola. La voce rimane fino a che la Parola si rende visibile.
  • La consolazione.
    La voce riprende le parole del profeta Isaia rivolte al popolo in esilio e schiavo a Babilonia. L’uomo vive in questa schiavitù e in questo esilio.

Come predicava Giovanni

 v. 7-14

  • La Parola di Dio è per tutti.
    Da Giovanni accorre la gente del popolo, ma anche pubblicani e peccatori, scribi e farisei. Tutti hanno bisogno di Dio e della salvezza.
  • La domanda decisiva.
    Che cosa dobbiamo fare per salvarci? E’ il segno del giusto cammino. E’ la domanda che dà inizio all’itinerario di conversione. E’ la disponibilità ad accogliere un nuovo stile di vita.
  • L’esigenza dell’amore.
    Non si tratta di cambiare situazione di vita. Si tratta di cambiare radicalmente il modo di vivere nella stessa situazione precedente. Quella del momento presente è la realtà nella quale operare la conversione.
    L’indicazione di Giovanni: la misericordia, tenere conto degli altri nella propria vita.

Giovanni e Gesù

vv. 15-18
Il Battista teme di essere frainteso e chiarisce la sua posizione rispetto a quella di Cristo.
E’ l’amico dello sposo, è il servo tutto relativo al suo Signore, è l’indice puntato verso Cristo, è voce della parola. E’ fedele. Talmente fedele che darà la vita.

La morte di Giovanni

vv.19-20
Giovanni viene imprigionato e ucciso a motivo di una adulterio. Quell’adulterio personale è segno dell’adulterio spirituale di un popolo. Davvero Giovanni è al confine tra A.T. e N.T.: personifica l’attesa, personifica il dramma del tradimento.

Preghiera
“Dire di sì è già essere salvati” (San Bernardo)
La preghiera è lo spazio nel quale dare il nostro assenso alla voce di Dio.
Spazio di silenzio.

Contemplazione

  • La Parola di Dio è sopra di noi.
    Chiamati a essere deserto per la Parola
    Chiamati a essere voce della Parola
    Chiamati a scomparire all’arrivo della Parola
  • La Parola di Dio è per tutti
    La salvezza in Cristo è universale
  • La conversione
    La santità è la sequela del Signore dove siamo
  • L’adulterio
    Il richiamo alla sponsalità per la vita spirituale