Omelia – Santa Messa alla Grotta di Massabielle

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Omelia – Santa Messa alla Grotta di Massabielle

Santa Messa alla Grotta di Massabielle
Lourdes. Pellegrinaggio diocesano dell’O.F.T.A.L

 

Alle pendici del monte Sinai, il popolo di Israele ebbe un’esperienza straordinaria: Dio scese dalla cima del monte e si incontrò con Mosè e con il suo popolo. Da quel momento nulla fu più come era stato prima. Tutto era cambiato.

La grotta di Lourdes, questa mattina, è per noi il monte Sinai, il luogo in cui incontriamo il Signore, il luogo nel quale facciamo una rinnovata esperienza di Lui, della sua presenza, della sua parola. C’è una grazia, pertanto, che dobbiamo chiedere, al di sopra di ogni altra: nulla sia come prima! Dal momento che abbiamo avuto la grazia di essere qui, di incontrare il Signore, di ascoltare la sua parola, dal momento che abbiamo avuto, in qualche modo, il dono di toccare il Cielo – perché con Maria il Cielo è sceso e scende sulla nostra terra –, nulla sia come prima: nella nostra vita personale, nella vita delle nostre comunità. Quando  si incontra il Signore – e lo si incontra davvero – nulla può essere come era prima.

Domandiamo questa grande grazia adesso alla Madonna: nulla sia come prima! Che la nostra vita possa essere diversa, possa portare il marchio del nostro incontro con il Signore, possa riflettere il sigillo della sua presenza in noi. Nulla sia come prima!

Al termine della proclamazione del Vangelo, come di consueto, il libro del Vangelo è stato baciato; oggi dal vescovo. Quel bacio, in realtà, se fisicamente lo dà il ministro ordinato, siamo chiamati a darlo anche tutti noi, spiritualmente; tutti noi, in quel momento, desideriamo baciare il Vangelo, non perché desideriamo baciare un libro, ma perché, dando un bacio a quel libro, diamo un bacio al Signore, risorto e vivo in mezzo a noi, che ci fa dono della Sua parola.

Dovremo, forse, ricorrere a un’immagine: quella del bambino che, dopo aver ascoltato dal papà una parola bella, di amore, di gioia, gli salta al collo e lo bacia, pieno di gratitudine, di commozione. Il bacio che noi diamo al Vangelo, al termine della proclamazione della divina parola, è proprio come un saltare al collo del Signore per riempirlo di baci, per dirgli quanto siamo contenti, che siamo nella gioia, che gli siamo grati perché Lui c’è, Lui è vivo, Lui è risorto, ci parla, e ci ama. Quel bacio è stato, dunque, per noi – e deve esserlo sempre – un saltare al collo del Signore e dirgli la nostra gioia, la nostra gratitudine, il nostro stupore, il nostro amore.

Santa Bernadette annota, tra le sue note più intime, questa dichiarazione bellissima: “Nulla mi interessa più, il più non significa nulla per me in confronto a Gesù. Gesù per me è l’onore, l’incanto, il cuore, lo spirito, colui che amo, ciò che amo, la patria, il cielo già sulla terra. Gesù è il mio amore, Gesù è il mio tesoro, Gesù è tutto per me, la mia felicità”. Il bacio, che noi oggi abbiamo dato al Signore baciando la pagina del Vangelo, è il segno di questa stessa dichiarazione che, insieme a Bernadette, desideriamo fare anche noi al Signore Gesù: “Nulla mi interessa più, nulla significa per me, tutto in confronto a Gesù, perché Gesù tu sei l’onore della mia vita, tu sei l’incanto della mia vita, tu sei il cuore della mia vita, tu sei lo spirito della mia vita. Tu sei colui che amo, ciò che amo, la mia patria, il mio cielo quaggiù. Tu sei il mio amore, il mio tesoro, la mia felicità, tu sei tutto per me”. Oggi diciamoglielo!

Quel bacio significhi questa dichiarazione al Signore, la nostra relazione con Lui, il vivere di Lui e per Lui, secondo Lui. Vogliamo ripartire da questa grotta portando sulle nostre labbra il segno di quel bacio dato al Signore, pronunciando le stesse parole di santa Bernadette.

Quelle parole e ciò che esse significano quanto a relazione intima di amore con il Signore Gesù, Santa Bernadette le ha imparate qui. La Madonna è stata la sua maestra. Bernadette ha imparato a vivere secondo Gesù qui, davanti a Lei, alla sua dolcissima scuola. Maria le ha spiegato Gesù, glielo ha fatto capire, glielo ha fatto conoscere. Maria l’ha introdotta nel mistero bello della vita secondo Gesù e nel Suo amore. Tutto questo Bernadette l’ha appreso qui. E noi siamo qui per apprendere dalla Madonna proprio questa vita secondo Gesù, fatta di slancio del cuore, di amore appassionato, del desiderio di essere totalmente suoi, perché Lui è il tutto della nostra vita. È dalla Madonna che veniamo per capire questo, per impararlo, perché si imprima nel nostro cuore, perché divenga vita della nostra vita.

Che cosa, allora, oggi, qui alla grotta deve cambiare perché incontriamo il Signore? Deve cambiare la nostra vita, divenendo una vita che è tutta sua, tutta per Lui, tutta ripiena della sua presenza, tutta appassionata per Lui che è Risorto e vivo, che è il nostro Salvatore e il cui nome è Gesù. Questo deve cambiare! Questo deve cambiare!

E, allora, deve cambiare il nostro approccio alla fede, che non è un peso posto sulle nostre spalle, un dovere che opprime la nostra esistenza; che non è, anzitutto, un insieme di norme, di comandamenti, un ideale astratto che rende più faticosa la vita. La fede è, invece e prima di tutto, l’incontro con il Signore che ci ama e che noi amiamo, che mette ali all’esistenza, che le dona la vera gioia, la vera libertà, la verità completa, la pienezza della vita; è l’incontro con il Signore che porta in noi, portando Sé stesso, tutto e molto di più di quanto possiamo immaginare e sperare; e di cui questo cielo terso e questo sole caldo che oggi, qui a Lourdes, ci riscaldano e rendono tutto più bello e più gioioso, sono solo un pallido segno.

Abbiamo a disposizione tre segni che, forse, ci aiutano a cogliere ancora più in profondità questa realtà. Pensiamo, anzitutto, alle candele accese in questa grotta. Uno dei segni di Lourdes è proprio la luce e nella pagina del Vangelo abbiamo ascoltato dalle parole di Gesù: “Beati voi che vedete, beati voi che ascoltate!”

Che cosa significa vivere secondo Gesù? Significa vivere una vita in virtù della quale siamo immersi nella luce e abbiamo la possibilità di guardare e vedere la vita come nessun altro può guardare e vedere. In forza di questa luce possiamo affermare che in tutto, proprio in tutto, è scritto: “Io ti amo”. Ed è Dio che lo scrive.

Questa è la luce della fede: poter cogliere in tutto ciò che viviamo, in tutto ciò che abbiamo, in tutto ciò che siamo, il “Ti amo” del Signore. È la fede che ci dà questa luce. Pensate a santa Bernadette che arriva a dire, a proposito della sua malattia, “Questa per me è una carezza di Dio”. Questo può dirlo chi, con la luce della fede, vivendo secondo Gesù, ormai ha trasfigurato il suo sguardo sulla vita e va aldilà dell’immediato e del visibile, e riconosce che tutto è provvidenza, tutto è amore di Dio, tutto è segno della sua presenza che ci salva; che in tutto e sempre Dio è per noi.   Beati noi, allora, perché in virtù della fede e del nostro vivere secondo Gesù e con Gesù la sua stessa vita, possiamo continuamente ascoltare nella vita, dentro la vita, per tutta la vita, questa parola che Lui ripete per noi: “Io ti amo!”.

C’è un secondo segno: la grotta. Siamo in questa grotta di cui conosciamo le origini. È interessante, al riguardo, guardare le foto più antiche e osservare la grotta di Massabielle come un luogo nascosto, dimenticato, anche un po’ malfamato. Che cosa è diventata, poi, questa grotta? È diventata un luogo di vita, un luogo fiorito, un luogo di fecondità, un luogo straordinariamente attraente, coinvolgente. Qual è il motivo di questa trasformazione? Il motivo è che qui il Cielo ha toccato la terra, e quando il cielo tocca la terra, la terra riprende vita, la terra fiorisce, la terra diventa feconda, la terra diventa bella; là dove Dio tocca la terra, infatti, la terra si rinnova. E là dove Dio tocca la vita dell’uomo, questa vita si rinnova e diventa davvero bella.

Che cosa significa, quindi, vivere secondo Gesù, vivere nella fede? Significa fare l’esperienza della vita, della vita autentica, perché Lui è con noi; e quando Lui è con noi, tutto diventa bello, tutto fiorisce, tutto si illumina, perché Lui è l’alleato vero della nostra esistenza. Egli non ci toglie nulla. Non ci toglie nulla! Ci dà tutto e molto di più.

Infine, il terzo segno: Bernadette. È stato detto di lei: “Bernadette è come un unico tasto sonoro; quando la si tocca ne esce un suono meraviglioso”. Perché Bernadette era così bella? Perché avvicinarla significava fare esperienza di bellezza? Perché ascoltarla era ascoltare la bellezza? Perché Bernadette era così bella, nel cuore, negli occhi, nell’anima? Perché la sua vita attraeva al bello? Perché la sua era una vita di fede, una vita secondo Gesù. Là dove c’è Gesù, c’è anche la bellezza che attrae, che affascina, che porta verso l’alto.

Ecco, pertanto, che cosa significa vivere secondo Gesù, vivere nella fede, vivere mettendo il Signore al centro di tutto. Significa entrare nella luce e vedere tutto in modo diverso, ascoltando in tutto “Io ti amo”. Significa entrare nell’esperienza della vita vera, della pienezza della vita, perché dove c’è il Signore c’è la vita e la vita piena. Significa entrare dentro una bellezza che si riflette sui nostri volti e sulle nostre parole, attraendo a Dio tutto e tutti. Questo è vivere secondo Gesù, questo è vivere nella fede.

 

Oggi siamo qui, davanti alla Madonna. Le chiediamo con tutto il cuore, con il cuore in mano, glielo chiediamo con le lacrime agli occhi: “Come hai fatto con santa Bernadette, insegna anche a noi che cosa significa vivere secondo Gesù, insegna anche a noi che cosa significa vivere davvero nella fede. Scuotici dal nostro torpore e dal nostro sonno. Svegliaci a quella vita con Gesù, che è la pienezza della vita, che è la gioia della vita, che è il senso autentico della vita. Fa’ che stiamo nella luce, fa’ che stiamo nella vita, fa’ che stiamo nella bellezza; e fa’ che, uscendo da questa grotta, saltiamo di gioia, saltiamo di gratitudine, inneggiamo e lodiamo la grandezza del Signore; e tutti attraiamo, tutti affasciniamo al Signore, perché Lo abbiamo incontrato e perché la sua presenza, ormai, si vede, si riflette, si tocca nella nostra esistenza, nei nostri occhi e nei nostri volti”.

Supplichiamola, adesso, Maria, tutti insieme: Nostra Signora di Lourdes, prega per noi. Nostra Signora di Lourdes, prega per noi. Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

Trascrizione da registrazione audio