XXXIV Domenica del Tempo Ordinario. Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
La più alta espressione della regalità di Gesù è la Croce. Il Cuore di Gesù Crocifisso, infatti, è la ferita – feritoia da cui scaturisce l’infinita misericordia di Dio, unica e vera salvezza del mondo. Torniamo, pertanto, a scambiarci a vicenda, con tanta gioia, il bel saluto cristiano: “Cristo regni!” – “Sempre!”.
La regalità di Gesù e la realtà del suo Regno di amore le affermiamo nella preghiera del Padre nostro, quando invochiamo: “Venga il tuo regno”. È una domanda accorata che sale dalla Chiesa e che riguarda l’oggi della storia ma anche e soprattutto l’eternità. Ascoltiamo, al riguardo, una pagina di san Cipriano: “Ma allora, domando io, perché preghiamo e chiediamo che venga il regno dei cieli, se continua a piacerci la prigionia della terra? Perché con frequenti suppliche domandiamo e imploriamo insistentemente che si affretti a venire il tempo del regno, se poi coviamo nell’animo maggiori desideri e brame di servire quaggiù il diavolo anziché di regnare con Cristo? Dal momento che il mondo odia il cristiano, perché ami chi ti odia e non segui piuttosto Cristo, che ti ha redento e ti ama? Mostriamo nei fatti ciò che crediamo di essere. Chi, trovandosi lontano dalla patria, non si affretterebbe a ritornarvi? La nostra patria non è che il paradiso”.