III Domenica del Tempo di Avvento
Con la preghiera della Chiesa, in questa Domenica chiediamo di “celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza”, che ormai si avvicina nella solennità del Natale di Gesù.
Un noto letterato francese, F. Mauriac, esprimeva così il motivo dell’esultanza cristiana, che era anche la sua personale esultanza: “Non avessi conosciuto il Cristo, Dio sarebbe stato un vocabolo vuoto di senso… Il Dio dei filosofi non avrebbe avuto alcun posto nella mia vita morale. Era necessario che Dio si immergesse nell’umanità… che in un preciso momento della storia…un essere umano, fatto di carne e di sangue, pronunciasse certe parole, compisse certi atti, perché io mi gettasi in ginocchio”. L’Avvento è proprio il tempo nel quale ricordiamo questa bellissima verità della fede, la sconvolgente notizia che cambia il senso della vita e la direzione della storia: Dio si è fatto vicino, viene a visitarmi per essere con me e rimanere con me, mi salva per le vie di un amore tanto sorprendente e inimmaginabile, quanto concreto e rispondente in modo sovrabbondante alle attese del cuore umano.
