Parola della Domenica “Prese a mandarli a due a due…”

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Parola della Domenica “Prese a mandarli a due a due…”

Parola della Domenica “Prese a mandarli a due a due…”

Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa giornata, nella XV Domenica del Tempo Ordinario.

Rimaniamo in ascolto della parola del Signore, così come ci viene offerta dal vangelo di san Marco: “In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura… Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse”.

In questa pagina del Vangelo, possiamo ritrovare gli elementi essenziali che qualificano la missione cristiana. Consideriamo alcuni di questi elementi essenziali soffermandoci sulle citate parole evangeliche. “Gesù chiamò a sé i Dodici”. Precedente a ogni invio è la chiamata del Signore. Una chiamata che chiede di rimanere con Lui, di condividere da vicino la Sua vita, di entrare nell’intimità del Suo amore e della Sua amicizia.

Nessuno può donare quello che non ha ricevuto. Così è per il cristiano. Chiamato a donare Cristo e la Sua Vita, egli deve vivere, anzitutto, una profonda comunione con Lui.

“Prese a mandarli a due a due”.

La compresenza di due discepoli indica, tra l’altro, la comunione fraterna come requisito indispensabile perché l’annuncio del Vangelo possa essere accolto. La missione fiorisce sul terreno della carità fraterna, vissuta da coloro che annunciano la salvezza.

Una tale carità è il segno più eloquente della verità e della bellezza della salvezza in Gesù. “E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone”. La povertà dei mezzi umani esprime la fede del discepolo. Egli sa, infatti, che l’annuncio del Vangelo trova la propria forza ed efficacia non nella Sua capacità ma nell’assistenza del Signore e del Suo Spirito.

Anzi, proprio là dove è evidente la debolezza umana si fa ancora più limpida l’opera di Dio. “Proclamarono che la gente si convertisse”. L’annuncio del Vangelo chiama sempre anche a conversione. La salvezza in Gesù, infatti, è annuncio di misericordia e, nello stesso tempo, invito pressante al cambiamento della vita.

Incontrare il Salvatore significa l’abbandono della mondanità, significa entrare nel cammino di una vita nuova, la vita secondo il Vangelo, la vita dei figli di Dio.

Un abbraccio e una benedizione con tanto affetto.
don Guido