Conferenza – Quali contenuti per la regola di vita? (traccia)

Home / Conferenze / Conferenza – Quali contenuti per la regola di vita? (traccia)

Conferenza – Quali contenuti per la regola di vita? (traccia)

Conferenze spirituali ai Seminaristi del corso teologico interdiocesano

Genova, Seminario Arcivescovile

 

  1. La regola di vita nella Chiesa e con la Chiesa
    – Non dobbiamo inventare niente, dobbiamo accogliere, inserirci in un quadro che ci è offerto dalla Chiesa.
    La regola di vita non è una nostra invenzione, ma è un dono che la Chiesa ci fa. Non perseguo un mio progetto di vita, ma accolgo un progetto col quale mi confronto e a partire dal quale edifico la mia vita (impermeabilità). Non sono già arrivato.
    – Neppure mi rivolgo semplicemente a figure sacerdotali a me care: non basta. Mi devo rivolgere alla Chiesa (il Papa, il Vescovo, il Seminario, il direttore spirituale)
    – Il mio rivolgermi alla Chiesa supera il tempo presente e si volge a ciò che vale sempre: la vita dei santi, l’esperienza spirituale avvallata dal tempo.
    In tutto questo sarò aiutato.
    Ma fondamentale è l’atteggiamento:
    E’ Cristo che mi offre la regola di vita!
    E’ Cristo nella sua Chiesa che mi offre la regola di vita!
    Solo a partire da qui è possibile la giusta personalizzazione.
  1. Il quadro di riferimento
  • Vivere al seguito di Cristo come gli Apostoli.
    “Adesione e coinvolgimento di tutta la persona a Gesù Cristo che chiama all’intimità di vita con lui e alla condivisione della sua missione di salvezza” (PdV, 42).
    “…stessero con lui”.
    Per divenire immagine vivente di Cristo capo e pastore della Chiesa.
    → Sono in seminario per questo? Sto vivendo per questo? E’ questo ciò che mi muove?
    Si tratta di ritrovare sempre l’intenzione fondamentale.
  • La formazione umana 

Qual è il motivo della formazione umana?

1- per riflettere in sé la perfezione umana di Gesù: mi confronto con la perfezione umana di Gesù in vista della mia maturazione.
2- per non essere di ostacolo all’incontro di Cristo con i fratelli: mi confronto con la perfezione umana di Gesù in vista della missione.

ATTENZIONE! La grazia suppone la natura, ma la grazia anche porta a perfezione la natura e la guarisce dalle ferite da cui è colpita.

Quali i punti salienti?
Ciascuno è chiamato a individuare i punti salienti della propria regola (importanza della riflessione su se stessi, della verifica). Ma vi sono alcune priorità che la Chiesa ci indica:
-comunione
-affettività
– sessualità, celibato (v. pag. 63, n. 44 P.d.V.)
-libertà, come obbedienza cordiale e convinta alla verità che si realizza nel dono di sé
-educazione della coscienza morale: sì all’appello di Dio
-tutto quello che ci rende più uomini (la povertà non è disordine, la vicinanza non è mescolanza…)
Si parte dalla domanda sulla propria attuale condizione per poi progettare il cammino in vista della crescita nella formazione.
Di conseguenza due domande:
quale il mio stato attuale?
che cosa devo fare?
-la comunione: seminario, famiglia, comunità
-affettività: l’amicizia, la solitudine, le dipendenze, il modo di scherzare e di parlare, la gestione della propria emotività
-libertà: il coraggio e la libertà di cuore, la lealtà e la sincerità, non nascondersi e auto giustificarsi
-coscienza morale: la delicatezza della coscienza

  1. Formazione spirituale
    Elemento di massima importanza e che costituisce il momento unificante di tutta la formazione e dei suoi diversi aspetti. Cfr. Pastores dabo vobis, 45 (pp. 64-65)

Le conseguenze sotto il profilo della direzione spirituale, luogo privilegiato della formazione spirituale personale):
-sintesi di tutto il cammino
-unica
-sincera
-frequente (15 giorni): anche in vacanza
Importanza del personale convincimento per vivere con intensità tutto ciò che è formazione spirituale nella vita del seminario (i momenti della preghiera…).

Alcuni contenuti

  1. Vivere intimamente uniti a Gesù

La sfumatura dell’amicizia, il primato della grazia: stare con lui, venire e vedere.
Un pericolo: ridursi a operatori sociali (P.D.V. 46, p.66)

  1. La ricerca di Gesù

La dimensione del progresso spirituale, della santità della vita (cf P.D.V. 46, p.66), secondo alcune vie privilegiate:
-La meditazione della Parola di Dio un nuovo criterio di valutazione e di pensiero ci deve essere sempre e per prima
-La preghiera, nella quale diventare educatori (uomo di Dio). Il valore religioso del silenzio e del raccoglimento
-L’Eucaristia celebrata, vissuta, adorata, visitata la fedeltà alle norme come prima forma di comunione
-La Penitenza: la confessione frequente (anche in vacanza) e lo stile penitenziale (sobrietà, austerità). Il regolamento è anche per questo.
-La carità il sacerdote come uomo della carità: cercare Cristo negli uomini, avendo a cuore il loro bene, al di là delle simpatie uomo della carità nel dono di sé: obbedienza, celibato, povertà (pag. 71, P.d.V. 50): tutte le proprie potenzialità a servizio di Dio e della Chiesa la vita fraterna tra i sacerdoti: nella preghiera, nell’amicizia, nella concretezza dei gesti

  1. La memoria affettiva e biblica della propria vita
  • La formazione intellettuale

E’ un’esigenza insopprimibile dell’intelligenza che cerca il vero.
Trova la sua giustificazione nella crescita personale del candidato al sacerdozio e nelle sfide a cui è chiamato nel ministero: un fatto personale e ministeriale.
Una grande domanda: quante ore studio al giorno?
Nella regola di vita rientra anche il tempo dello studio (1 ora al giorno nella vita del prete?).

Alcune note di contenuto e di metodo

  • Intrecciare lo studio sistematico dei trattati con lo studio personalizzato. Non sono i singoli dati che hanno importanza, ma deve rimanere un impianto di fondo.
  • Si studia per la vita: sempre e tanto più in un seminario.
  • Ci sono delle domande a cui devo dare risposta: non possono rimanere inevase.
  • Il rapporto tra magistero e discussioni teologiche
  • Lo studio scolastico e l’approccio pastorale, la traduzione del sapere per il ministero.
  • Il culto della verità, alla quale ci si abbandona: non devo far prevalere il mio punto di vista.
  • La capacità di formulare valutazioni serene e obiettive, la pacatezza del giudizio.
  • L’impegno paziente e la fatica del ragionare.
  • La pessima abitudine alla critica su tutto e su tutti.
  • La bellezza e il fascino dello studio
  • Lo studio è per la vita; devo rispondere alle domande ancora inevase
  • La raccomandazione del Papa: istituzionale, completa, organica (non monografica, non frastagliata in piccoli corsi)
  • Con la mente e i cuore proiettati nel ministero: disporre strumenti che potranno essermi di aiuto
  • Le grandi correnti culturali del mondo contemporaneo

-Una grande domanda: quante ore studio al giorno?
-Nella regola di vita rientra anche il tempo dello studio (1 ora al giorno nella vita del prete?)
-Come vivo gli esami? Specchio di ciò che sono
-Come uso il tempo in Seminario
-Il senso del raccoglimento e del silenzio in vista dello studio
-L’impegno paziente della fatica e del ragionare
-La capacità di formulare valutazioni serene e obiettive, la pacatezza del giudizio