Scrive l’apostolo Paolo, rivolgendosi ai Colossesi: “Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù”.
L’esortazione paolina ci invita a considerare che cosa davvero cerchiamo nella nostra vita. Spesso, infatti, può accadere che siamo alla ricerca di quei beni che non sono in grado di saziare davvero il desiderio del cuore; beni che illudono e poi deludono profondamente il nostro desiderio. Un desiderio che ha sempre per orizzonte l’infinito, che chiede pienezza di verità, bellezza, amore, senso della vita. In un quadro di un celebre pittore fiammingo, al centro è ritratta la Madonna, vestita di rosso, con in braccio il Bambino. Gesù stropiccia le pagine del libro che Lei tiene sulle ginocchia. Forse, fu proprio questo geniale pittore a inventare l’iconografia in cui il Bambino – Dio, Parola in carne e ossa, stropiccia le altre parole, contenute in ogni altro libro, divenute provvisorie e insufficienti.
“Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita”. Sono le parole che Dio rivolge all’uomo, impegnato ad ammassare i raccolti nei suoi magazzini. Preghiamo perché non capiti anche a noi di vivere come l’uomo del vangelo, che cerca nelle pagine sbiadite di libri ormai vecchi e superati, in cibi ormai avariati, in beni che non saziano, quella parola di verità e di salvezza, che solo Gesù, il Pane della Vita, può donarci.