Meditazione – Misteri dolorosi (schema 2)

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Meditazione – Misteri dolorosi (schema 2)

Meditazione – Misteri dolorosi (schema 2)


1. L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi
Meditiamo il mistero con l’aiuto di santa Caterina da Siena.
“Uscendo dal cenacolo, Cristo si lascia prendere come agnello destinato al macello. L’aveva previsto e chiesto egli stesso, perché vuol darsi a noi in cibo dell’anima, altrimenti veniamo meno nel cammino verso la patria celeste. E volle darsi come Agnello arrostito al fuoco della carità per esser nutrimento adatto alla nostra debolezza. Se noi infatti non conoscessimo l’ardore della sua carità non lo crederemmo un cibo efficace per sanare la nostra tiepidezza”.
Ora, con fiducia, ci rivolgiamo a Te, Maria.

Nostra Signora che scioglie i nodi, aiutaci a trovare sempre nel Signore, nostro vero nutrimento, la forza per essere fedeli nel cammino verso la Patria del Cielo, la guarigione da ogni nostra infermità spirituale.

2. La flagellazione di Gesù alla colonna
Meditiamo il mistero con l’aiuto di santa Caterina da Siena.
“Il realismo della preparazione di questo Agnello supera ogni immaginazione. Il fuoco dell’amore lo investe in ogni sua parte, con la mano del dolore, che apre piaghe scottanti in tutto il suo corpo. Gesù s’è voluto dare così a noi per farci capire che ha patito tutto ciò per sanare le innumerevoli piaghe del nostro spirito. Quale desiderio di purezza deve dominare nel cuore di chi si avvicina alla sacra mensa o per amministrarlo o per riceverlo; e quale bisogno di imitarlo nel soffrire per l’amore e la salvezza del prossimo!”.
Ora, con fiducia, ci rivolgiamo a Te, Maria.

Nostra Signora che scioglie i nodi, aiutaci a vivere nella purezza del corpo e dello spirito, aiutaci a portare nel nostro cuore l’ardente desiderio di collaborare con il Signore alla salvezza del mondo.

3. La coronazione di spine di Gesù
Meditiamo il mistero con l’aiuto di santa Caterina da Siena.
“La storia di Gesù Cristo presente nell’ostia consacrata, o esposta o chiusa nel tabernacolo, è storia di stupendi miracoli ma anche di ingiurie e umiliazioni, che rinnovano gli sputi, gli schiaffi, la corona di spine patiti nella casa di Pilato. A costo di tutto questo ci ha redento il Signore. Chi s’avvicina al mistero del Corpo e del Sangue di Cristo, contemplando e meditando, è felice d’esser fatto degno di sopportare derisioni e strazi per amore di Lui e la dilatazione del suo regno”.
Ora, con fiducia, ci rivolgiamo a Te, Maria.

Nostra Signora che scioglie i nodi, aiutaci a non dimenticare l’amore di misericordia infinita con il quale il Signore accompagna ogni passo della nostra vita, soprattutto nel mistero della santissima Eucaristia.

4. Il viaggio di Gesù al Calvario carico della Croce
Meditiamo il mistero con l’aiuto di santa Caterina da Siena.
“Ciò che spingeva Gesù a salire al Calvario sotto il peso di quella croce pesante, senza scoraggiarsi, era la sete o desiderio della nostra salvezza. La stessa sete delle anime lo spinse a istituire l’Eucaristia, nell’ultima cena, e lo spinge a obbedire alla voce dei suoi ministri, anche dei più insignificanti o perfino indegni, per assicurare in ogni tempo e luogo la presenza di questo cibo salutare a disposizione d’ognuno. Una simile sete di anime dà ansia di instancabile apostolato ai veri servi di Dio che s’affaticano nella Chiesa”.
Ora, con fiducia, ci rivolgiamo a Te, Maria.

Nostra Signora che scioglie i nodi, aiutaci a non stancarci mai di donare la nostra vita in quella carità che abita il Cuore del Tuo Figlio Gesù e che, anche in virtù dell’Eucaristia, è stata riversata nei nostri cuori.

5. La crocifissione e morte di Gesù
Meditiamo il mistero con l’aiuto di santa Caterina da Siena.
“La croce fu come lo spiedo su cui Cristo consumò il sacrificio redentore, bruciando le nostre colpe al fuoco dell’amore e attraendo a sé tutti i cuori. Oggi quell’attrazione l’esercita con l’Eucaristia, nella quale è concentrato quel fuoco, quella carne che nutre e quel sangue che lava, disseta e porta fiamme al cuore. Tutto ciò in cui Cristo si dona è frutto della croce, particolarmente il suo corpo e il suo sangue, inseparabilmente uniti in eterno con la divinità del Verbo, che è un unico Dio e unico sole col Padre e lo Spirito Santo”.
Ora, con fiducia, ci rivolgiamo a Te, Maria.

Nostra Signora che scioglie i nodi, aiutaci ad attingere alla carne e al sangue di Gesù quella fiamma viva d’amore che è pienezza di vita per noi e con la quale vogliamo portare nel mondo il fuoco luminoso della fede.