Parola della Domenica “chi si umilia sarà esaltato”

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Parola della Domenica “chi si umilia sarà esaltato”

Parola della Domenica “chi si umilia sarà esaltato”

La parola del Signore, che ascoltiamo in questa Domenica, la XXI del Tempo Ordinario, si presenta a noi come un vero e proprio inno all’umiltà. In effetti, sia il Siracide che il vangelo di Luca la presentano come il buon terreno spirituale su cui si radica una salda e profonda relazione con Dio.

Ecco il Siracide: “Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di un uomo generoso. Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore”.

Ed ecco la parola di Gesù, nella parabola degli invitati alle nozze: “Quando sei inviato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto… Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.

Approfondiamo la meditazione con l’aiuto dei Santi. Riascoltiamo, anzitutto, una parola di san Pio da Pietrelcina: “Un giorno prima di partire – scrive un suo figlio spirituale – chiedo al Padre una parola, un programma di comportamento per il mio futuro. Ecco la risposta: ‘Ignorare, ignorato, ignorante’. Che significa? E’ vera umiltà ignorare le cose altrui; ignorato: stai riservato, nascosto; ignorante: non esibirti”.

Diceva il santo Curato d’Ars: “L’umiltà è per le virtù quello che è la catena del Rosario. Togliete la catena e i grani cadono: togliete l’umiltà e tutte le virtù scompaiono”.

Infine, lasciamo la parola a san Filippo Neri, che così sintetizza i quattro gradi dell’umiltà: “Disprezzare se stessi, non disprezzare nessuno, disprezzare il mondo, disprezzare di essere disprezzato”.