La parola del giorno “chi si umilierà sarà esaltato…”

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La parola del giorno “chi si umilierà sarà esaltato…”

La parola del giorno “chi si umilierà sarà esaltato…”

Ascoltiamo la parola del Signore dal Vangelo di san Matteo: “Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”. Queste parole del Signore sono un invito chiaro a impostare la vita nel segno di un dono d’amore. Non si tratta, infatti, di compiere semplicemente gesti e atti di servizio straordinari, lasciando che la vita ordinaria corra per altre vie. Tutta la vita è da donare! Anche perché solo nel dono troviamo la vita vera. Davanti ai nostri occhi sta l’esempio di Gesù. Imitarlo sempre più da vicino non può che essere la gioia profonda di ogni nostra giornata. Ma Gesù è anche dentro di noi, come forza e sorgente di una vita del tutto rinnovata nell’amore. In Quaresima, pertanto, siamo chiamati a guardare il Signore, per imitarlo; e poi a lasciargli spazio, perché la Sua vita possa risplendere in noi.

Ascoltiamo la parola del Signore dal libro del profeta Isaia: “Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova”. Sodoma e Gomorra, nella Bibbia, sono l’emblema del peccato e del vizio. In queste due città viene in qualche modo personificata la vita lontana da Dio. Eppure anche per loro c’è speranza. Tanto grande è la misericordia di Dio! Dunque, sempre con fiducia consideriamo anche la nostra povera vita, così toccata dalla misericordia del Signore. Tuttavia questa misericordia, con la grazia del perdono, chiama anche a conversione. E il segno di ogni autentico cammino di conversione è la carità. Chi sono nella nostra vita l’orfano e la vedova? Forse chi abbiamo accanto e non amiamo dal profondo del nostro cuore. Interroghiamoci!