Parola della Domenica “In nessun altro c’è salvezza”

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Parola della Domenica “In nessun altro c’è salvezza”

Parola della Domenica “In nessun altro c’è salvezza”

Carissimi nel Signore,
auguri di serena e santa giornata, nella IV Domenica di Pasqua.

Rimaniamo in ascolto della parola del Signore, così come ci viene offerta dagli Atti degli Apostoli: “Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati”.

La parola chiara a coraggiosa di san Pietro afferma la fede che ha accompagnato la Chiesa fin dalle origini: Gesù è il Salvatore, anzi, l’unico vero Salvatore del mondo. L’occasione per tale dichiarazione è data dalla guarigione di un uomo infermo, riguardo alla quale l’apostolo così risponde alla domanda dei capi del popolo e degli anziani: “Sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato”.

La guarigione fisica del malato è il segno della salvezza, entrata nel mondo con il Figlio di Dio fatto uomo per noi.

Napoleone Bonaparte, nell’esilio di sant’Elena, ebbe modo di rivedere la sua vita e di pesare le vere e le false grandezze. Davanti al mistero di Cristo, egli esclamò: “Io conosco gli uomini e perciò vi dico che Gesù non è un uomo. Gli spiriti superficiali trovano della rassomiglianza tra lui e i fondatori degli imperi, i conquistatori e gli dei di altre religioni, ma questa rassomiglianza non esiste. Tra il cristianesimo e qualsiasi altra religionec’è la differenza dell’infinito: Cristo è unico”.

Rileggiamo, poi, un bellissimo brano di F. Dostoevskij, da una sua lettera del 1854 a Natalia Fonvizina:
“Mi sono formato un simbolo di fede in cui tutto per me è chiaro e sacro.
Questo simbolo di fede è molto semplice, eccolo: credere che non v’è nulla di più bello, di più profondo, di più simpatico, di più ragionevole,
di più coraggioso e di più perfetto di Cristo; e non solo non c’è, ma con amore geloso io mi dico che neppure può esservi.
Ma v’è di più: se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori della verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori di Cristo, io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la verità”.

La bellissima immagine del buon pastore che dà la propria vita per le pecore, oggi a noi ricordata nel vangelo di san Giovanni, ci aiuta a capire ancora meglio la parola di Pietro: solo in Gesù, il buon pastore, tutti noi abbiamo la vera Vita, solo in Gesù, morto e risorto, tutti noi siamo salvati.

Un abbraccio e una benedizione con tanto affetto.
E buon inizio del mese di maggio con la Madonna.

don Guido