Carissimi Amici,
l’inizio dell’Avvento mi dà l’opportunità di raggiungervi con questo breve audio messaggio, per augurarvi ogni bene nel Signore in questo tempo particolarmente bello e forte dell’anno liturgico.
Il mio augurio diventa anche invito alla riflessione e alla preghiera intorno a un dato, che è centrale per la nostra vita di fede. Il dato è un fatto: il mistero della nostra salvezza, compiuto nel Figlio di Dio fatto uomo per noi. L’Avvento ci aiuta a non perdere di vista la centralità di questo mistero che, poi, è la centralità di Cristo nel disegno del Padre per la storia del mondo e dell’umanità.
Riaffermiamo, pertanto, la nostra gioia a motivo di Gesù Cristo. Con sant’Ambrogio diciamo: “Cristo è tutto per noi!”. Con san Paolo proclamiamo: “Per me vivere è Cristo”. Lo sappiamo: non c’è pienezza di Vita al di fuori di Lui, non pienezza di Verità, non Via che conduca alla meta. Perché Egli è il Salvatore, il Redentore, il Principio e il Fine della storia, Colui senza il quale l’uomo non può essere compiutamente uomo e la vita non può svelare tutti i suoi enigmi.
Lo dobbiamo, però, ammettere. Se esiste un prima di Cristo e un dopo Cristo sul calendario delle vicende umane, esiste anche un prima e dopo Cristo nel nostro cuore. Chi può dire, infatti, che il suo cuore sia tutto di Gesù? Chi può affermare di essere stato del tutto evangelizzato dalla Sua parola? Chi può immaginare di avere davvero i Suoi sentimenti, il Suo pensiero?
L’Avvento ci è donato ogni anno proprio perché ci sia possibile compiere ancora un passo in avanti nell’appartenenza a Gesù e perché, di conseguenza, ci sia possibile dire con più grande verità che Gesù Cristo è il Signore della nostra vita.
“Nulla è meglio di Gesù Cristo”, scriveva sant’Ignazio di Antiochia. Auguro a me e a voi di poter dire la stessa cosa, con verità e amore, a Natale, davanti alla grotta di Betlemme, in ginocchio adorando il Bambino Dio.
Il Signore vi benedica e la Madonna ci custodisca tutti.