1. Il Battesimo nel Giordano
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.
Siamo illuminati dalla luce che proviene dal Battesimo di Gesù al Giordano. Il Figlio di Dio ha voluto immergersi nelle acque per condividere la nostra triste sorte di peccatori. Davvero Egli “spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini”, come afferma l’apostolo Paolo. E’ sceso negli abissi della nostra miseria, nelle profondità del nostro male, nell’obbrobrio del nostro peccato. E ci ha salvato!
Da quelle acque, infatti, non è riemerso da solo. E’ riemerso con noi, con ciascuno di noi, ormai rinnovati dal Suo amore, perdonati dalla Sua misericordia, santificati dal Suo Spirito.
Eravamo morti, a causa del peccato, ora siamo vivi. Eravamo perduti, ora siamo ritrovati. Eravamo disperati, ora siamo colmi di speranza. Eravamo nella tristezza, ora siamo nella gioia. Tutto questo ci è stato donato al momento del nostro Battesimo.
Vergine santa, aiutaci a vivere in pienezza la grazia del nostro Battesimo. Sia la nostra vita un quotidiano morire al peccato e al male per risorgere alla vita di Dio, che è vita di bellezza vera nella santità.
2. Le nozze di Cana
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.
Siamo illuminati dalla luce che proviene dal miracolo delle nozze a Cana. In quel banchetto nuziale, che si conclude nella gioia grazie a un vino buono e inatteso, è significata la dimensione sponsale della vita cristiana. Questa, infatti, è anzitutto una storia di amore, nella quale il Signore è protagonista con noi, suo popolo, e con ciascuno di noi, personalmente.
Non siamo, pertanto, noi cristiani, semplicemente attratti da un ideale di vita, pur bello ed esaltante; neppure siamo anzitutto obbedienti a un sistema normativo, pur saggio e venerabile. Siamo, anzitutto e soprattutto, discepoli di un Vivente, Gesù Risorto! E’ stato l’incontro con Lui vivo che ci ha salvato e ci ha cambiato la vita. Ed è nella relazione di amore con Lui che si identifica la nostra più vera identità. Siamo amati dal Signore! Siamo innamorati del Signore! Tutto il resto è una conseguenza.
Vergine santa, aiutaci a rimanere saldi nella verità sponsale della nostra vita con Dio. Tornare a Cana sia per tutti noi tornare al cuore della nostra fede, che è relazione di amore appassionato con Gesù Risorto.
3. L’annuncio del Regno di Dio
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.
Siamo illuminati dalla luce che proviene dall’annuncio del Regno di Dio. L’inizio della vita pubblica di Gesù coincide con l’annuncio della lieta notizia del Vangelo. Il cuore del Signore è traboccante di desiderio: quello di proclamare al mondo la salvezza operata da Dio. Dio è amore e si china sugli uomini: li risolleva dal peccato e dalla morte, dona loro la vita nuova della grazia e della gioia. Tutta la vita di Gesù ne è annuncio: con la parola, con i gesti, con gli sguardi, con i silenzi. Anche i miracoli sono il segno dell’avvento del Regno di Dio nel mondo.
Entriamo nel cuore di Gesù, perché il suo slancio evangelizzatore divenga anche il nostro. Come Lui e con Lui siamo chiamati a fare della nostra vita un annuncio coraggioso e gioioso del Regno di Dio. Possa il mondo, anche attraverso di noi, essere raggiunto dalla lieta notizia del Vangelo.
Vergine santa, aiutaci a coltivare ogni giorno il desiderio di comunicare sempre e a tutti la notizia che cambia il mondo: Gesù risorto da morte per noi uomini e per la nostra salvezza.
4. La Trasfigurazione
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.
Siamo illuminati dalla luce che proviene dalla Trasfigurazione. Qui la luce è davvero abbagliante. E’ la luce che promana dalla gloria di Dio. E’ la luce sfolgorante che rivela al mondo la bellezza del giorno senza tramonto. Gesù è il giorno senza tramonto. Vivere in Lui significa fin da ora pregustare le gioie durature dell’eternità e ritrovare il senso vero del nostro pellegrinaggio terreno: il Paradiso.
La nostra speranza non è legata a questo mondo e a questo tempo. La nostra speranza approda nei cieli nuovi e nella terra nuova, laddove tutte le cose sono fatte nuove dall’Amore di Dio, dall’Amore che è Dio.
La luce della Trasfigurazione, che tanto attrae gli apostoli, attrae anche noi. Perché per quella luce siamo fatti, verso quella luce tendiamo con tutte le fibre della nostra vita, in quella luce ritroviamo tutta la bellezza della nostra felice destinazione.
Vergine santa, aiutaci a non perdere mai di vista la luce che ci attende al termine del nostro cammino in questo mondo. Siamo figli della Luce che è Dio: rimanga sempre in noi il desiderio di vivere eternamente in Dio.
5. L’Eucaristia
“Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio”.
Facciamo nostro l’invito di sant’Ambrogio e contempliamo il mistero con il cuore colmo di stupore e di gratitudine. Come e con Maria.
Siamo illuminati dalla luce che proviene dall’Eucaristia. San Tommaso d’Aquino scrisse che l’Eucaristia è il sacramento dell’amore. Tutto, in effetti, nell’Eucaristia ci parla dell’amore del Signore. Lì, Egli ci ha amato fino alla fine, ovvero fino alle estreme conseguenze; lì, Egli si è fatto nostro cibo e nostra bevanda di salvezza; lì, Egli si è reso presenza fedele in ogni tempo della storia, disponibile alla nostra preghiera e alla nostra adorazione; lì, Egli è divenuto pegno della gloria futura; lì, Egli è tutto per noi.
Per questo nell’Eucaristia è il nostro tesoro più prezioso e più grande. Per questo l’Eucaristia è il centro e il cuore della nostra vita cristiana. Senza l’Eucaristia non possiamo vivere. Come il girasole si volge al sole per riceverne luce e colore, così la nostra vita rimanga sempre rivolta all’Eucaristia per riceverne la forma, che è la forma di Cristo.
Vergine santa, aiutaci a rimanere fedeli all’Eucaristia: celebrata, adorata, contemplata, vissuta. Tutto, in noi, parta dall’Eucaristia; tutto, in noi, ritorni all’Eucaristia. Sia, la nostra, una vita eucaristica.