Ascoltiamo la parola di Dio dal libro dell’Esodo: “In quei giorni, il Signore disse a Mosè: Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi”. Le parole rivolte da Dio a Mosè rivelano il grande peccato di Israele. Alle pendici del Sinai, quel popolo decide di affidarsi a un idolo, una divinità prodotta dalle sue mani. Dio, infatti, appare distante e le Sue opere non corrispondenti alle attese. Ecco, allora, l’idolo, una divinità che può essere gestita a piacimento, perché prodotta dall’uomo a sua misura, non più capace di sorprendere e di rimanere al di là delle nostre attese. La fede vera non consiste nell’imprigionare Dio dentro i nostri criteri umani, ma nell’arrendersi a Lui con tutto il cuore.
La parola del giorno “Si sono fatti un vitello di metallo fuso”
