Omelia – Solennità dell’Immacolata Concezione

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Omelia – Solennità dell’Immacolata Concezione

S. Messa nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Tortona. Cattedrale

 

Era il giorno 8 dicembre del 1854 quando il Papa Pio IX proclamava, in modo dogmatico, la verità dell’Immacolata Concezione della Madonna. Tutto si svolse nella Basilica di San Pietro, all’altare della Cattedra. La giornata era nuvolosa, ma nel momento in cui Papa Pio IX stava leggendo, ad alta voce, il testo della definizione del dogma, il cielo si aprì per un istante, e da quello squarcio, tra le nuvole entrò in San Pietro un raggio di luce, che si posò esattamente sul volto del Papa, il quale ne fu profondamente commosso. In realtà, ogni qualvolta l’8 dicembre il cielo è azzurro, un raggio di luce si posa nello stesso luogo in cui si posò quell’8 dicembre del 1854; ed è per questo che quel raggio di luce, da allora, venne chiamato il “raggio dell’Immacolata”.

Noi, oggi, vogliamo rimanere aperti alla luce di questo raggio – “il raggio dell’Immacolata” – e desideriamo farlo stando in ascolto di tre parole che la liturgia ci ha donato e che, davvero, sono la luce che da Dio, attraverso l’Immacolata, oggi, raggiunge ciascuno di noi.

 

La prima parola. Il testo è quello della Genesi: siamo agli inizi della storia umana, quegli inizi che hanno conosciuto anche il dramma del peccato. E, subito dopo, Dio si rivolge al maligno e dice: «Porrò inimicizia tra te e la donna». Sappiamo che in quella donna è adombrata proprio la Madonna Immacolata. Che cosa significa questo? Che tra la Madonna e il maligno, tra la Madonna e ciò che discende dal maligno, ovvero il male e il peccato, c’è una incompatibilità radicale. La Madonna il peccato non l’ha conosciuto; la Madonna il peccato lo combatte energicamente; dove ci sono il peccato e il male non c’è la Madonna, perché la Madonna è senza peccato.

Così questa è la prima luce con cui la Madonna Immacolata raggiunge oggi la nostra vita. Perché? Perché purtroppo noi, per esperienza, invece, sappiamo che il peccato ci riguarda e ci riguarda da vicino. Il peccato è in noi, il peccato disorienta la nostra vita, il peccato rende oscuro il nostro cammino. Quando parliamo di guerre, di violenze, di terrorismo, di discordie, di gelosie… tutto questo ha una radice, e la radice vera, autentica è il peccato, è il male. Tutto ciò che è disarmonia nella nostra vita, tutto ciò che è disarmonia nella storia, tutto ciò che è disarmonia nel mondo, ha una radice maligna, al di là di altre cause seconde. E questa radice è il peccato, il male, presente nel cuore di ciascuno di noi.

Guardando la Madonna e guardando la luce che viene da Lei, che è senza peccato, oggi vogliamo, anzitutto, dire a noi stessi: no al peccato! No al male, che è la causa vera di ogni nostra disgrazia! Nello stesso tempo vogliamo pregare, perché si combatta con energia, sempre e ovunque, il peccato e il male, radice di tutte le disgrazie della storia umana e delle vicende del mondo.

 

La seconda parola. Abbiamo ascoltato nel brano della lettera dell’apostolo Paolo, l’inizio, bellissimo, in cui egli scrive: “Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo”. San Paolo benedice il Signore per il suo amore, per la sua provvidenza, per la sua opera di salvezza; ne rimane stupito e meravigliato. E queste parole la Madonna le ha vissute in modo specialissimo e unico. Il suo cantico del Magnificat è, esattamente, il canto della benedizione, rivolto a Dio per la sua grandezza, per la sua bellezza, per il suo amore, per la sua provvidenza, per la cura con la quale salva la nostra vita e la vita del mondo.

Forse ricorderete una canzone di Fiorella Mannoia risalente a qualche anno fa, il cui titolo è Che sia benedetta. In un passaggio del testo ascoltiamo queste parole: “Per quanto assurda e complessa sembri, la vita è perfetta”. È il “balbettare” verità da parte di una canzone, ma dentro questo balbettare c’è una verità splendida: perché è davvero così, la vita è perfetta, seppure, a volte, possa sembrare assurda e complessa. Perché la vita è condotta da Dio, perché la vita è amata da Dio, perché la vita è accompagnata provvidenzialmente da Dio. Per questo, Dio, mirabilmente innamorato dell’uomo, dispone perché ogni aspetto della vita concorra al bene ultimo, supremo, perfetto, del cammino di ciascuno di noi. Veramente, allora, Dio sia benedetto in Gesù Cristo!

La Madonna ha detto questa parola perché con il suo sguardo vedeva la perfezione della vita segnata dal disegno di Dio. Noi tante volte smarriti, affaticati, incapaci di vedere al di là dell’immediato, non ci accorgiamo di questa meraviglia e per questo non benediciamo e lodiamo il Signore.

Chiediamo alla Madonna che ci aiuti ad avere il suo sguardo e il suo cuore, che ci aiuti a vedere dentro la realtà della vita e della storia, per poter anche noi, con esultanza e stupore, proclamare sempre: “Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo”, perché Egli è l’amore che tutto salva, che tutto conduce, a cui tutto provvede”.

 

Infine, la terza parola. Abbiamo ascoltato nella pagina del Vangelo l’ultima risposta che la Madonna rivolge all’angelo: «Avvenga per me secondo la tua parola». La Madonna aderisce in tutto alla parola di Dio, aderisce con gioia alla sua volontà ed è per questo che noi proclamiamo Maria “la tutta bella”. “Tutta bella” è Maria perché ha accolto pienamente la parola e la volontà di Dio su di Lei. E perché a noi manca questa bellezza e dobbiamo ammettere di essere sfigurati nel volto e nel cuore? Perché non aderiamo con tale prontezza e tale totalità alla volontà di Dio. Perché non siamo appassionati a vivere, davvero, la parola che Dio ci rivolge. Perché ci ribelliamo a quella volontà di amore che, in realtà, ci offre la pienezza del cuore e della vita, e, dunque, perdiamo l’appuntamento con la vera bellezza.

Allora, oggi, alla Madonna Immacolata chiediamo l’aiuto, perché, come lei, possiamo anche noi dire: «Avvenga per me secondo la tua parola», sempre, in ogni momento, in ogni istante!

 

In questa bellissima solennità mariana vorremmo essere un po’ come Papa Pio IX e avvertire, sul nostro volto, il raggio della luce dell’Immacolata! Lo possiamo fare nella misura in cui rimaniamo aperti a queste tre parole di cui Ella si fa portavoce: “Porrò inimicizia tra te e la donna”; “Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo”: “Avvenga per me secondo la tua parola”. Se queste parole le accogliamo nel cuore, se da queste parole ci lasciamo illuminare e ispirare, se queste parole le amiamo a tal punto da farle diventare carne della nostra carne, allora, oggi, anche noi veniamo illuminati dal raggio di luce dell’Immacolata. Possa davvero avvenire per tutti e per ciascuno di noi! Buona Immacolata a tutti!